La Germania si prepara alla guerra contro la Russia e va verso reintroduzione leva obbligatoria: "60mila reclute in più e 200mila riservisti"

Berlino è il Paese più impegnato di tutti nel riarmo, e più in generale quello più guerrafondaio, e lo fa emergere anche dal fatto che il governo sta preparando la reintroduzione della leva militare obbligatoria

La Germania si prepara alla guerra contro la Russia e va verso la reintroduzione della leva obbligatoria. In Europa, Berlino è il Paese più impegnato di tutti nel riarmo, e più in generale quello più guerrafondaio, e lo fa emergere anche dal fatto che il governo sta preparando la reintroduzione della leva militare obbligatoria. Così il vice cancelliere tedesco Klingbeil: "Il nostro compito è garantire un futuro in cui potremo continuare a vivere in sicurezza in Germania". Nel Paese teutonico l’obbligo della leva militare è rimasto attivo per 54 anni, dal 1957 al 2011.

La Germania si prepara alla guerra contro la Russia e va verso reintroduzione leva obbligatoria

La Germania va verso la reintroduzione della leva obbligatoria, un tema che si pone in netta continuazione con la linea di Berlino, considerando che lo scorso marzo il Paese ha approvato un piano di riarmo da 500 miliardi di euro, mentre la spesa militare dovrebbe toccare quota 162 miliardi di euro nei prossimi anni. La Germania prevede di incrementare il numero dei soldati, nonostante non ci siano alle porte nessuna minaccia di un potenziale conflitto con la Russia.

L’ipotesi della coscrizione obbligatoria prevede la creazione di un "nuovo servizio militare 'attraente'" che si basi sulla "partecipazione volontaria". Il ministro della Difesa Boris Pistorius aveva già ribadito in più occasioni che all’esercito tedesco occorrono almeno 60 mila reclute in più, ma soprattutto le forze armate dovrebbero poter contare su un contingente di 200 mila riservisti.

Quest'anno le forze armate tedesche avrebbero raccolto circa il 19% di domande di vestire la divisa in più rispetto all’anno precedente, 51.200 contro 43.200, con un aumento anche per quanto riguarda le adesioni femminili: 8.200 nel 2024 con un +14%. Ma gli effettivi non sono mai aumentati, sia perché non tutti i candidati risultano idonei, sia perché circa 20 mila reclute hanno abbandonato in contemporanea il percorso. In totale, nel 2024 le forze armate sono diminuite di circa 350 unità.