L'Italia entra nell'alleanza per il nucleare, il ministro Pichetto Fratin: "Sfida per energia decarbonizzata", Ue: "Priorità stop a gas russo"

È una scelta che deve dare produzione ma deve dare innanzitutto sicurezza all’Unione europea e ai nostri paesi. Questa è la sfida per avere energia decarbonizzata ed energia naturalmente per tutti”, queste le parole del ministro Gilberto Pichetto Fratin

L'Italia è entrata nell'alleanza Ue per il nucleare. Ad annunciarlo è stato il ministro Gilberto Pichetto Fratin al Consiglio Ue Energia in Lussemburgo, Fino ad oggi il nostro Paese partecipava ai lavori dell’Alleanza solo in qualità di osservatore, ora, con questo passo, l’Italia si unisce a pieno titolo al gruppo di Stati europei che vedono nel nucleare una leva strategica per la transizione energetica.

L'abbandono al gas russo è infatti una priorità per l'Ue. Come affermato dal commissario Ue all'Energia, Dan Jorgensen, i Paesi Ue hanno "discusso più volte la questione" ed è fiducioso di ottenere "un sostegno molto chiaro per questo importante passo"

L'Italia entra nell'alleanza per il nucleare, il ministro Pichetto Fratin: "Sfida per energia decarbonizzata", Ue:" Priorità stop a gas russo"  

L’Italia ha aderito formalmente all’Alleanza europea per il nucleare, un impegno con molti altri paesi per perseguire tutte le azioni che ci possono portare anche tecnologicamente alla produzione di energia nucleare in ambito europeo ed integrare quella che è la produzione dell’energia rinnovabile. È una scelta che deve dare produzione ma deve dare innanzitutto sicurezza all’Unione europea e ai nostri paesi. Questa è la sfida per avere energia decarbonizzata ed energia naturalmente per tutti”. Così Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica al Consiglio dell'Energia. 

Una svolta significativa, considerando che l’Italia ha abbandonato il nucleare con due referendum abrogativi, nel 1987 e nel 2011. Il governo Meloni però intende “riprendere il cammino del nucleare puntando sulle tecnologie più innovative e sui piccoli reattori modulari”, come dichiarato dalla premier all’Assemblea di Confindustria a Bologna.

L’Alleanza Nucleare è stata promossa dalla Francia nel febbraio 2023, in un contesto in cui l’energia atomica era ancora marginalizzata nel dibattito europeo, dominato da un forte impulso verso le fonti rinnovabili. Ma la crisi del gas seguita alla guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi energetici hanno riacceso l’interesse per il nucleare, considerato da molti Paesi una fonte stabile e affidabile.

Attualmente, oltre alla Francia, fanno parte dell’Alleanza: Bulgaria, Croazia, Finlandia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria. Nel febbraio scorso si è aggiunto il Belgio. Con l’ingresso dell’Italia, i membri salgono a 14, mentre l’Estonia mantiene per ora lo status di osservatore. La Spagna, pur avendo centrali attive, non aderisce all’Alleanza.

La Germania, che ha chiuso le sue centrali, non sembra intenzionata a tornare indietro, ma il nuovo governo guidato da Friedrich Merz ha assunto una posizione più neutrale, segnalando che non ostacolerà più gli sforzi della Francia per equiparare nucleare e rinnovabili nelle politiche europee. Austria e Lussemburgo, invece, restano fermamente contrari all’atomo.

Secondo le stime della Commissione europea, saranno necessari circa 241 miliardi di euro entro il 2050 per sostenere il nucleare in Europa, tra il prolungamento della vita degli impianti esistenti e la costruzione di nuove centrali.