La Russia risponde al 18esimo pacchetto di sanzioni promosso da von der Leyen, Grushko: “Ue si dà la zappa sui piedi, ci difenderemo”
Il vice ministro ha poi sottolineato come siano proprio gli Stati europei a pagare il prezzo più alto di questa strategia sanzionatoria
Dopo l’annuncio del 18esimo pacchetto di sanzioni da parte dell’Unione Europea, fortemente sostenuto dalla presidente Ursula von der Leyen, arriva la risposta del Cremlino. A renderlo noto è il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, che commenta così la mossa dell’Ue: “Si stanno dando la zappa sui piedi, noi ci difenderemo”.
Russia risponde al 18esimo pacchetto di sanzioni promosso da von der Leyen, Grushko: “Ue si dà la zappa sui piedi, ci difenderemo”
In un’intervista rilasciata a Izvestia e rilanciata dalla Tass, Alexander Grushko ha dichiarato: "Dovremo vedere quali sanzioni hanno escogitato. Risponderemo alle sanzioni come abbiamo già fatto in precedenza. Con quelle sanzioni, spesso si danno la zappa sui piedi, a volte anche di più. Siamo ben lontani dalla pratica di causare danni o di tagliare il ramo su cui siamo seduti”.
“Ciononostante verranno prese contromisure, sia protettive che difensive", ha affermato Grushko, ribadendo l’approccio pragmatico della Russia alla pressione occidentale.
Il vice ministro ha poi sottolineato come siano proprio gli Stati europei a pagare il prezzo più alto di questa strategia sanzionatoria. "Stanno perdendo, pagando troppo per tutto, ottenendo meno profitti. Questo sta seriamente influenzando l'economia dell'Unione Europea. E i dati pubblicati da Eurostat indicano che la recessione continua. Alcuni Paesi stanno affrontando un rallentamento, altri stanno vivendo una contrazione economica. In alcuni, la crescita è paragonabile a un errore statistico", ha detto.
Nel frattempo, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che il pacchetto di misure contro Mosca potrebbe essere formalmente adottato già la prossima settimana.
Sanzioni alla Russia, von der Leyen insiste verso approvazione 18esimo pacchetto contro Putin: “Restrizioni su petrolio e gasdotto Nord Stream 1 e 2”
“Stiamo aumentando la pressione sulla Russia perché la forza è l'unica lingua che conosce”, ha dichiarato von der Leyen, sottolineando come le nuove misure intendano colpire duramente l’economia russa e limitarne la capacità di proseguire il conflitto in Ucraina.
Il nuovo pacchetto sanzionatorio contiene una serie di misure mirate, in particolare al settore energetico russo. Tra le novità più rilevanti vi sono le restrizioni sul petrolio russo, con un occhio di riguardo anche ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, infrastrutture cruciali per il rifornimento energetico europeo ma anche strumenti strategici nel gioco geopolitico tra Occidente e Russia.
Inoltre, il pacchetto colpisce duramente il settore bancario russo, limitandone la capacità di raccogliere fondi e condurre transazioni. Bruxelles propone infatti di “trasformare il divieto esistente sull'uso del sistema Swift in un bando totale alle transazioni” e “di estenderlo ad altre 22 banche russe”, oltre a quelle già soggette a restrizioni. Questo significa una drastica riduzione delle possibilità per le istituzioni finanziarie russe di interagire con il sistema economico globale, isolandole ulteriormente e complicando le operazioni commerciali e finanziarie di Mosca.
Non solo, la Commissione Europea punta anche a bloccare gli operatori finanziari di Paesi terzi che cercano di aggirare le sanzioni imposte all’Russia, un tentativo chiaro di stringere la morsa attorno a Mosca e impedire ogni forma di scappatoia legale o economica. Von der Leyen ha evidenziato anche la volontà di “sanzionare il fondo russo per gli investimenti diretti, le sue controllate e i suoi progetti di investimento”, colpendo così un canale fondamentale per il finanziamento della modernizzazione dell’economia russa e il rafforzamento della sua base industriale.