Gaza, procura di Parigi indaga alcuni cittadini franco-israeliani per complicità in genocidio e crimini contro l'umanità nella Striscia

Si tratta di militanti di Israel forever, un’associazione sionista di franco-israeliani, vicina all’estrema destra israeliana, e del gruppo Tzav 9, un collettivo di famiglie di ostaggi, soldati e coloni che si è reso responsabile di assalti ai camion umanitari diretti a Gaza nel 2024. È la prima volta che dei giudici europei utilizzano il termine "genocidio"

La procura antiterrorismo francese con sede a Parigi indaga alcuni cittadini franco-israeliani per complicità nel genocidio a Gaza e crimini contro l'umanità nella Striscia. Si tratta della prima volta che dei giudici europei utilizzano il termine "genocidio". Il fascicolo è stato aperto nel novembre 2024 ma l’inchiesta è partita 6 mesi dopo, il 22 maggio. L'avvocata Marion Lafouge, che segue il caso con la collega Damia Taharraoui, ha dichiarato che "è solo la prima tappa della procedura, ma è importante, perché coerente con la realtà di ciò che sta accadendo a Gaza da troppo tempo". Anche il Canada ha da poco aperto un'inchiesta: l'accusa è quella di crimini di guerra nella Striscia da parte di soldati Idf con doppia cittadinanza.

Gaza, procura di Parigi indaga alcuni cittadini franco-israeliani per complicità in genocidio e crimini contro l'umanità nella Striscia

Le due legali hanno puntato l’attenzione sul periodo coperto dall’inchiesta, il gennaio 2024, "quando ancora nessuno voleva sentire parlare di genocidio". Per la Procura antiterrorismo esistono "prove serie e concordanti che, sul territorio di Israele, Egitto e Gaza, in particolare nei posti frontiera di Nitzana e Kerem Shalom, tra il 1o gennaio 2024 e il maggio 2024, sono stati commessi atti di complicità in genocidio, provocazione pubblica e diretta al genocidio seguiti da effetti e complicità in crimini di guerra".

Si tratta di una denuncia contro ignoti, presentata dall'associazione Union juive française pour la paix: nel mirino ci sono alcuni cittadini franco-israeliani che avrebbero bloccato l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Gruppi di persone avrebbero creato delle "barriere umane" per impedire ai camion carichi di cibo di passare ai posti di frontiera. Chi ha presentato l'esposto ha dichiarato di aver "consegnato ai giudici diversi video eloquenti: queste persone si sono filmate mentre ridevano e scherzavano, rivendicando le loro azioni, e poi hanno postato tutto sui social". Si tratta di militanti di Israel forever, un’associazione sionista di franco-israeliani, vicina all’estrema destra israeliana, e del gruppo Tzav 9, un collettivo di famiglie di ostaggi, soldati e coloni che si è reso responsabile di assalti ai camion umanitari diretti a Gaza nel 2024.

Lafouge ha dichiarato: "Loro si giustificano dicendo che gli aiuti finiscono nelle mani di Hamas e servono a nutrire il terrorismo e il mercato nero, che quindi hanno delle buone ragioni per bloccarli. Ma in fondo il loro pensiero è che nessuno è innocente a Gaza, neanche i bambini, che vengono allattati dalla culla con l’odio degli ebrei, e che quindi è legittimo non portare loro assistenza".

E poi: "Non possiamo sapere se la procura ha accolto il nostro esposto perché c’è stata un’evoluzione nell’opinione pubblica nei confronti di Israele, comunque non possiamo escluderlo". Per l'avvocata "è meno paralizzante oggi evocare questi crimini, anche di fronte alla gravità di quello che sta succedendo proprio in questi giorni nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza".