Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio da 25 a 50%, tariffe entrate in vigore a mezzanotte dopo firma decreto esecutivo
Secondo l’amministrazione Trump le tariffe dovrebbero servire per favorire la produzione nazionale, rendendo più svantaggioso comprare acciaio e alluminio dall’estero
Il presidente americano Donald Trump ha deciso di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio, da 25 a 50%. Le tariffe sono entrate in vigore a mezzanotte, dopo la firma del decreto esecutivo. In questo, si legge: "Ho ritenuto necessario aumentare i dazi doganali sull'acciaio e sull'alluminio per adeguare le importazioni (...) e garantire che non mettano a repentaglio la sicurezza nazionale. Queste nuove tariffe saranno più efficaci nel contrastare l'eccesso di produzione a basso costo proveniente da paesi stranieri, che sta minando la competitività delle industrie siderurgiche e di alluminio degli Stati Uniti. Sebbene i dazi doganali finora imposti abbiano fornito un sostegno essenziale ai prezzi sul mercato americano, essi non hanno consentito a queste industrie di sviluppare e mantenere un tasso di utilizzo delle capacità produttive sufficiente alla loro sostenibilità e in vista delle esigenze della difesa nazionale".
Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio da 25 a 50%
La decisione di raddoppiare i dazi su acciaio e allumino era stata annunciata dal tycoon la scorsa settimana e formalizzata martedì. Secondo l’amministrazione Trump dovrebbero servire per favorire la produzione nazionale, rendendo più svantaggioso comprare acciaio e alluminio dall’estero.
L’aumento dei dazi si applica a tutti i paesi tranne il Regno Unito, l’unico che finora ha concluso un accordo commerciale con gli Stati Uniti da quando ad aprile Trump ha imposto, e poi in gran parte sospeso, dazi a quasi tutti.
Al momento sono in vigore dazi del 10% sulle importazioni da tutti i paesi, ma nei piani di Trump questi dovrebbero aumentare notevolmente a luglio. Il 9 luglio è fissata la scadenza con l'Unione europea entro il quale Bruxelles può negoziare un accordo con Washington. Sono in vigore anche dazi aggiuntivi su specifici prodotti, per esempio le auto, o per specifici paesi, come la Cina.
Qualche giorno fa, un tribunale federale di New York ha deciso di stoppare i dazi che il presidente americano aveva imposto, asserendo come non abbia "autorità per imporli". Tuttavia, la Corte d'Appello ha subito annullato lo stop della Court of International Trade.