Elezioni presidenziali Corea del Sud, vince il democratico Lee Jae-myung con il 51,3%, battuto il conservatore Kim Moon Soo (39,7%)

Il nuovo presidente presterà giuramento mercoledì, entrando subito in carica per un mandato unico di 5 anni

Lee Jae-myung è il nuovo presidente della Corea del Sud. Il candidato democratico ha conquistato la maggioranza dei consensi nelle elezioni presidenziali anticipate, superando nettamente il conservatore Kim Moon Soo. Lee ha ottenuto il 51,3% dei voti, mentre il suo rivale si è fermato al 39,7%.

Il democratico Lee Jae-myung vince le elezioni in Corea del Sud con il 51,3%, battuto il conservatore Kim Moon Soo (39,7%)

Un risultato atteso, in un Paese scosso da profonde tensioni politiche e istituzionali. Le elezioni si sono svolte in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato presidenziale, a causa della clamorosa estromissione di Yoon Suk Yeol, ex capo dello Stato conservatore, rimosso dopo aver imposto la legge marziale nel dicembre scorso. Un’azione senza precedenti che ha portato all’apertura di un procedimento giudiziario per accuse di ribellione.

Il nuovo presidente presterà giuramento mercoledì, entrando subito in carica per un mandato unico di 5 anni. Le operazioni di voto sono iniziate alle 6:00 e si sono concluse alle 20:00 nei 14.295 seggi sparsi per il Paese. Alle 14:00, più di 13 milioni di cittadini avevano già votato, un numero che si aggiunge ai 15 milioni che avevano espresso la propria preferenza nei due giorni di voto anticipato. Il dato finale dell’affluenza si è attestato al 65,5% su un totale di 44,4 milioni di aventi diritto.

I sondaggi pre-elettorali suggerivano che il rivale liberale di Yoon, Lee Jae-myung, sembrava destinato a una facile vittoria, cavalcando la profonda frustrazione dell’opinione pubblica nei confronti dei conservatori in seguito al fiasco della legge marziale di Yoon.”

Una previsione confermata dai risultati. Il conservatore Kim Moon Soo ha pagato l’incapacità di attrarre l’elettorato moderato, in un clima segnato da divisioni interne nel suo partito, il People Power Party. “Il principale candidato conservatore, Kim Moon Soo, ha faticato a conquistare l’elettorato moderato e indeciso, mentre il suo People Power Party rimane in un pantano di faide interne su come valutare le azioni di Yoon”, si legge in un comunicato.

Per la Corea del Sud, si apre ora una nuova fase politica, segnata dal ritorno dei progressisti alla guida del Paese e dalla necessità di sanare le fratture lasciate da una delle crisi istituzionali più gravi degli ultimi decenni.