Gaza, il delirio di Katz in risposta a Macron: “Costruirete Stato Palestinese sulla carta così noi la butteremo, qui solo Israele”

Quello del ministro della difesa israeliano è un messaggio diretto non solo al presidente francese Emmanuel Macron ma anche a chi continua a spingere per una soluzione a due Stati

Questo è un messaggio chiaro a Macron e ai suoi amici: riconosceranno uno Stato palestinese sulla carta, e noi costruiremo lo Stato ebraico israeliano qui sul territorio. La carta finirà nella spazzatura della storia e lo Stato di Israele prospererà”. Parole durissime, deliranti e dal tono incendiario quelle pronunciate, durante una visita a Sa-Nur, ex insediamento israeliano in Cisgiordania smantellato nel 2005 e autorizzato nuovamente ieri, dal ministro della Difesa israeliano Israel Katz contro Emmanuel Macron, il quale si è detto pronto a riconoscere lo Stato di Palestina.

Il delirio di Katz in risposta a Macron: “Costruirete Stato Palestinese sulla carta così noi la butteremo, qui solo Israele”

Un messaggio delirante quello di Israel Katz, diretto non solo al presidente francese Emmanuel Macron – tra i leader europei più aperti al riconoscimento dello Stato palestinese, come dichiarato questa mattina – ma anche a tutta la comunità internazionale che continua a spingere per una soluzione a 2 Stati.

Oggi torniamo qui con la decisione di ricostituire la comunità”, ha dichiarato Katz, secondo quanto riferito dal suo ufficio. Un gesto simbolico e politico che segna una netta accelerazione sul fronte degli insediamenti, in piena violazione delle risoluzioni ONU e delle richieste internazionali di congelare l’espansione israeliana nei territori occupati.

Ma le dichiarazioni di Katz non si fermano alla Cisgiordania. In un messaggio pubblicato su X, il ministro della Difesa ha lanciato anche un durissimo avvertimento a Hamas, in riferimento al piano Witkoff per la liberazione degli ostaggi: “Gli assassini di Hamas saranno costretti a scegliere: accettare i termini dell'accordo Witkoff sugli ostaggi oppure essere annientati”.

Katz ha precisato che le operazioni militari dell’Idf a Gaza continueranno con forza crescente, di fatto alimentando il genocidio in corso: “L'Idf continua la sua attività a Gaza colpendo e smantellando gli avamposti di Hamas, evacuando la popolazione da ogni zona di combattimento e attaccando l'area su una scala senza precedenti per proteggere i nostri soldati in preparazione dell'ingresso delle forze”.

Dopo aver sventato i terroristi e bonificato la zona raggiungeremo gli obiettivi della guerra: liberare gli ostaggi e sconfiggere Hamas”, ha ribadito Katz.

La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina, anche Macron si sveglia: “È un’esigenza politica, non solo un dovere morale”

La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Anche Macron si sveglia, e durante una conferenza stampa a Singapore asserisce che il riconoscimento è "un dovere morale ma sopratutto un'esigenza politica". È possibile che Macron approfitti della Conferenza internazionale delle Nazioni Unite a New York dal 17 al 20 giugno per annunciare ufficialmente il riconoscimento. L'obiettivo di Parigi è quello di arrivare a un documento finale, sostenuto dal numero più ampio possibile di Paesi.

"Riconoscere uno Stato palestinese non è semplicemente un dovere morale, ma un'esigenza politica". Così Macron, pronto a passare dalle parole ai fatti. Il presidente francese ha però anche elencato tutte le condizioni necessarie affinché si possa arrivare al riconoscimento della Palestina come Stato indipendente: "Faremo scattare il movimento di riconoscimento dello Stato palestinese a certe condizioni: la liberazione degli ostaggi, la demilitarizzazione di Hamas, la sua non partecipazione alla governance, ma anche il fatto che questo Stato riconoscerà Israele e il suo diritto a proteggersi".

"Se la Francia si muove, seguiranno diversi Paesi", ha assicurato Barth Eide, ministro degli Esteri della Norvegia, tra i Paesi europei che sono passati al riconoscimento dello Stato di Palestina. La Francia spera che anche Paesi come Canada e Regno Unito possano intraprendere la stessa decisione. Negli ultimi giorni anche un importante Stato come la Russia, che ha riconosciuto la Palestina nel 1988, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti per bocca del suo ministro degli Esteri Lavrov: "Creare Stato di Palestina indipendente, servono misure urgenti per de-escalation".

L'inquilino dell'Eliseo ha ricevuto l'endorsement dell'omologo indonesiano Prabowo Subianto, il quale è orientato a "riconoscere Israele e a stabilire delle relazioni diplomatiche" una volta che lo Stato ebraico avrà "riconosciuto la Palestina". Gli europei "devono rafforzare la loro posizione collettiva contro Israele se non ci sarà una risposta commisurata alla situazione umanitaria che verrà fornita nelle prossime ore e nei prossimi giorni nella Striscia di Gaza", ha aggiunto Macron.