Pfizergate, 24 maggio sentenza tribunale Ue su acquisto per sms tra von der Leyen e Bourla di 1,8 mld dosi di vaccino Covid su 4,2 mld totali per 450 mln abitanti, spesa complessiva di 75 mld€

Mercoledì 14 maggio è il giorno in cui il tribunale Ue emetterà la sentenza in merito al Pfizergate, sul piatto 1,8 miliardi di dosi di vaccino Covid per 20 miliardi di euro, anche se le dosi complessive acquistate dall'Ue sono 4,2 miliardi. Von der Leyen alle prese con un'altra inchiesta anticipata dal Giornale d'Italia che vede la regia Usa

Siamo alla resa dei conti dello scandalo Pfizergate: mercoledì 14 maggio il tribunale Ue emetterà la sentenza in merito al caso delle 1,8 miliardi di dosi di vaccino Covid Pfizer sulle 4,2 miliardi di dosi totali comprate dalla Commissione europea per un totale di 75 miliardi di euro: un numero spropositato per quasi 450 milioni di abitanti. Questa inchiesta verte su una parte di quelle dosi, comprate per 20 miliardi di euro e tramite sms tra Ursula von der Leyen ed il ceo della multinazionale farmaceutica Albert Bourla. La sentenza rischia seriamente di compromettere il secondo mandato della presidente della Commissione Ue, alle prese anche con un'altra inchiesta anticipata dal Giornale d'Italia che vede la regia Usa. Una mossa che nelle idee di Trump potrebbe portare la premier Meloni a prendere il posto di von der Leyen alla guida della Commissione Ue.

Pfizergate, il 24 maggio sentenza del tribunale Ue su acquisto per sms tra von der Leyen e Bourla di 1,8 mld dosi di vaccino Covid per 20 mld€

Mercoledì 14 maggio è il giorno in cui il tribunale Ue emetterà la sentenza in merito al Pfizergate. La Commissione europea è accusata di aver seppellito dei messaggi che evocherebbero in maniera l'acquisto tramite sms di 1,8 miliardi di dosi di vaccino Covid: il più grande contratto vaccinale nella storia Ue negoziato tramite messaggi, a cui però non si è mai riusciti ad accedere vista la ferrea opposizione di von der Leyen e di Bourla.

Il nodo giuridico centrale è se gli sms possano essere considerati "documenti ufficiali“. Per la Commissione, ma per attivisti, giornalisti e osservatori sì. Basti pensare che anche il New York Times aveva fatto causa alla von der Leyen in merito al caso, e la presidente era stata condannata lo scorso 17 luglio 2024 per "mancata trasparenza sui contratti per l'acquisto di 1 mld di dosi per 2,7 mld€".

Shari Hinds, responsabile per l’integrità politica di Transparency International, ha dichiarato: "Il segreto non è accettabile quando si tratta di decisioni cruciali, specie in materia di salute pubblica. Questa sentenza potrebbe segnare una svolta nell’Ue".

Come nasce il Pfizergate

Il Pfizergate nasce da un'intervista nell'aprile 2021 in cui Bourla parlava di un rapporto di "profonda fiducia" con Ursula von der Leyen e della loro corrispondenza. Di lì a poco firmò il contratto più imponente nella sua storia: 1,8 miliardi di dosi del vaccino Covid Pfizer con 900 milioni opzionabili per il biennio successivo. Tuttavia, il contenuto del contratto fu in gran parte oscurato con dettagli inaccessibili e nessuna traccia dei messaggi ufficiali.

Il giudice spagnolo José Martín y Pérez de Nanclares ha accusato la Commissione di non aver adottato "misure adeguate e diligenti", ed il primo ministro belga Paul Nihoul ha definito il fascicolo "relativamente confuso".

Così invece l’avvocato del New York TimesBondine Kloostra: "È stato davvero deludente quanto poco preparato fosse il rappresentante della Commissione. Non sappiamo ancora che fine abbia fatto il telefono della von der Leyen, se i messaggi — anche su Signal — siano passati per il computer o altri dispositivi; e non sappiamo dove la Commissione abbia cercato".