Meloni da Trump, sul tavolo dazi e spese militari al 2%, per l'Italia più gnl e armi, per l'Ue ipotesi "Free Trade Zone" condizionata - RETROSCENA

La condizione è che gli Usa diventino il partner privilegiato sul commercio rispetto alla Cina, ed anche il fornitore primario di gas. Un'ipotesi che cancellerebbe eventuali tariffe all'Unione europea

È previsto per domani l'incontro tra Meloni e Trump alla Casa Bianca. Diversi i temi sul tavolo che verranno trattati nel corso del colloquio di domani: dazi, spese militari da portare al 2%, gas liquefatto, rapporti industriali, quelli con la Cina e l'Ucraina. Tanti temi, anche se come è facile immaginare, saranno i dazi quelli su cui si concentrerà di più l'attenzione. Il presidente americano ha da poco deciso di revocare le tariffe al 25% che aveva imposto all'Unione europea. Tuttavia è uno stop temporaneo di 90 giorni e nell'arco di questi 3 mesi l'Italia e Bruxelles dovranno trovare un modo per negoziare, che è poi quello che interessa a Trump, vero e proprio "deal maker". Da questo punto di vista, secondo un retroscena raccolto dal Giornale d'Italia, gli Usa sono pronti ad offrire più gnl e armi all'Italia. Mentre per l'Ue sarebbe pronta una "Free Trade Zone" condizionata.

Meloni da Trump, sul tavolo dazi e spese militari al 2%, per l'Italia più gnl e armi

Non c'è dubbio che il viaggio di Meloni da Trump non riguarderà da vicino soltanto l'Italia. Anche la stessa Unione europea ha fatto capire che da questo incontro potrebbe venir fuori un accordo o comunque la base di un accordo. Non è un caso che prima del volo per Washington Meloni e von der Leyen si siano sentite. Per l'Italia è pronta una maggior fornitura di gas liquefatto degli Stati Uniti. Ovviamente questo tema si inserisce in una delle richieste di Trump, intenzionato a riequilibrare il deficit commerciale con la Ue. 

Gas e non solo, in quanto per l'Italia potrebbero arrivare anche più armi dagli Stati Uniti. Anche qui, il tycoon ha chiesto addirittura di aumentare le spese militari al 5% del Pil, ma l'Italia è disposta ad arrivare "solo" al 2%. La Casa Bianca vende già all’Italia armi per mezzo miliardo di euro.

Per l'Ue ipotesi "Free Trade Zone" condizionata

Una missione per conto per l'Italia ma non solo. In molti in Ue guardano a questo viaggio con attenzione, visto che la premier sembra essere l'interlocutore privilegiato di Trump in Europa. Per questo motivo, sempre secondo un retroscena della nostra testata, per l'Europa è in piedi l'ipotesi di una "Free Trade Zone" condizionata. La condizione è che gli Usa diventino il partner privilegiato sul commercio rispetto alla Cina, ed anche il fornitore primario di gas. Un'ipotesi che cancellerebbe eventuali tariffe all'Unione europea.

Sul fronte del Gnl, Bruxelles si è detta pronta a rafforzare la diversificazione delle fonti energetiche dopo il progressivo distacco dal gas russo, e ha sottolineato che "gli Stati Uniti sono assolutamente una delle opzioni possibili".