Proteste pro-Pal in Usa, giudice approva deportazione attivista Mahmoud Khalil in Siria o Algeria, difesa può chiedere sospensione fino al 23 aprile
Il 30enne è considerato il volto delle proteste pro-Gaza alla Columbia University dell'aprile 2024. La decisione del giudice della Louisiana è in contrasto con un precedente pronunciamento parallelo della corte del New Jersey che aveva respinto l'espulsione dell'attivista
L'attivista pro-pal Mahmoud Khalil "potrà essere deportato in Siria o Algeria", lo ha deciso il giudice della Louisiana Jamee Comans che ha ritenuto le prove fornite dall'amministrazione Trump "chiare e convincenti" della "minaccia per la politica estera degli Usa contro l'antisemitismo" rappresentata dal giovane. Il giovane era stato il volto delle proteste pro-Gaza all'Università della Columbia dell'aprile 2024 ed era stato arrestato l'8 marzo davanti alla moglie incinta da "agenti in borghese e senza mandato", secondo le dichiarazioni del giovane. I legali del 30enne di origini palestinesi, hanno ora tempo fino al 23 aprile per preparare i documenti necessari per ricorrere in appello e chiedere la sospensione dell'ordine di espulsione.
Giudice della Louisiana approva la deportazione dell'attivista Mahmoud Khalil in Siria o Algeria, studente di origini palestinesi leader delle proteste pro-Gaza alla Columbia University
Via libera alla deportazione dello studente di origini palestinesi Mahmoud Khalil, volto e leader delle proteste pro-Gaza alla Columbia University avvenute nell'aprile 2024. È quanto stabilito dal giudice della Louisiana Jamee Comans che ha definito "chiare e convincenti" le prove fornite nella valutazione operata dal segretario di Stato Marco Rubio che ritengono il 30enne Khalil "una minaccia per la politica estera degli Usa contro l’antisemitismo". Il giudice ha concesso alla difesa dello studente tempo fino al 23 aprile per ricorrere in appello contro l'esecuzione dell'ordine; se i legali non lo consegneranno entro il 23 aprile, l'attivista pro-pal verrà deportato in Siria, dove è nato, oppure in Algeria, paese di cui è cittadino. La decisione del tribunale della Louisiana è in aperto contrasto con un precedente pronunciamento del tribunale federale del New Jersey (dove il procedimento è ancora in corso) che aveva respinto a inizio aprile la richiesta di espulsione per l'attivista pro-pal. Nell'attesa della sentenza parallela definitiva, lo studente non può essere respinto sulla base della decisione della corte della Louisiana.
Mahmoud Khalil è nato in Siria da genitori palestinesi ed è negli Stati Uniti con una green card, il permesso di soggiorno permanente; sua moglie è cittadina statunitense ed insieme stanno per avere un bambino. L'amministrazione Trump aveva revocato la sua green card e stava cercando di farlo uscire dal territorio statunitense appellandosi ad una legge federale risalente all'epoca della Guerra Fredda che consente al segretario di Stato di stabilire se la presenza di uno straniero negli States costituisca una minaccia per gli obiettivi di politica estera del paese. La decisione di Rubio, chiamata, a suo dire, "proteggere studenti ebrei da molestie e violenza negli Stati Uniti" è stata portata avanti richiamandosi proprio a questa legge federale.