Incontro Trump-Netanyahu alla Casa Bianca dopo invio di Thaad e Patriot a Israele, sul tavolo invio altre armi per "genocidio a Gaza" e dazi
Tra i temi anche gli ostaggi israeliani presso Hamas, le tensioni in Siria e le "minacce in Iran"; fanno timore le dichiarazioni di Tel Aviv circa il significato dell'espressione "vittoria a Gaza"
Benjamin Netanyahu volerà a Washington per un incontro con Donald Trump alla Casa Bianca dopo la visita di stato in Ungheria in sprezzo al mandato d'arresto internazionale della CPI. I temi che saranno trattati nella riunione saranno sicuramente i dazi Usa sullo stato ebraico ma anche e soprattutto l'invio di nuove armi a Israele. Il timore è quello di un'ulteriore recrudescenza del "genocidio a Gaza". Gli Usa hanno già consegnato missili Thaad e batterie Patriot all'Idf per aumentare la loro difesa aerea. Lo stato ebraico, a proposito dei temi dell'incontro, ha riferito che i due leader tratteranno della "vittoria a Gaza, delle tensioni in Siria e le minacce provenienti dall'Iran" oltre che della questione degli ostaggi israeliani.
Incontro Trump-Netanyahu alla Casa Bianca dopo invio di Thaad e Patriot a Israele, sul tavolo invio altre armi per "genocidio a Gaza" e dazi
Il bilaterale tra il Presidente degli Stati Uniti e il premier dello stato ebraico è previsto per le 19 ora italiana della giornata di oggi. Si tratta del primo leader internazionale in visita allo Studio Ovale dopo l'imposizione delle tariffe da parte degli Usa. Netanyahu partirà direttamente da Budapest dove si era recato su invito del premier Viktor Orbán in pieno sprezzo del mandato d'arresto imposto dalla Corte Penale Internazionale. Tra i temi dell'incontro tra Netanyahu e Trump anche l'invio di nuove armi a Israele. Gli Usa hanno già consegnato all'Idf un ulteriore sistema di difesa antimissile Thaad e due batterie Patriot, che sarebbero fondamentali nell'incremento della difesa aerea dello stato ebraico; inoltre, nella giornata di sabato, un cargo Usa C-5M Super Galaxy proveniente da Ramstein (Germania) sarebbe atterrato alla base di Nevatim nel Negev e ci sarebbe rimasto per diverse ore.
Sulla base di questo scenario fanno riflettere le dichiarazioni dello stato ebraico con cui hanno riferito dei temi del vertice bilaterale Trump-Netanyahu. Stando a quanto riferito da Tel Aviv, i due leader discuteranno "degli ostaggi, del completamento della vittoria a Gaza e, naturalmente, del regime tariffario che è stato imposto anche a Israele" che si attesta sul 17%, su questo tema il premier ebraico ha dichiarato: "Spero di poter dare un contributo in questa questione". Secondo gli osservatori geopolitici internazionali, sembrerebbe che Trump "abbia fretta" di incontrare il premier Netanyahu anche se un funzionario a lui vicino ha dichiarato a proposito di non avere "idea di che cosa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump voglia parlarci, e perché è così urgente e importante per lui“. Secondo gli esperti, Donald Trump avrebbe fretta di trasferire armi a Israele soprattuto per contrastare la "minaccia in Iran" e spingere Teheran ad un accordo che impedisca agli ayatollah di dotarsi di armi nucleari. Senza accordo, ha detto il presidente Usa, l'Iran subirà bombardamenti come "non ha mai visto". Un altro tema aperto che verrà trattato nel bilaterale saranno anche le tensioni tra Israele e Turchia in Siria.
Nella conversazione con Trump verrà trattato anche della situazione a Gaza e soprattuto degli ostaggi israeliani attualmente ancora presso Hamas. Tel Aviv ha dichiarato: "Stiamo lavorando anche in questi momenti per ottenere la loro liberazione, e non ci fermeremo", il tutto mentre Netanyahu ha ordinato al ministro della Difesa israeliano Katz di rispondere duramente ad Hamas e ha approvato il proseguimento "delle intense operazioni militari a Gaza". Nelle ultime ore Israele ha dichiarato anche che aprirà i valichi per consentire il passaggio degli aiuti umanitari dopo il blocco imposto a marzo a causa del rifiuto di Hamas di estendere la prima fase dell'accordo, contrariamente a quanto pattuito originariamente.