Dazi Trump, San Marino "si salva" con tariffe Usa solo al 10%, ma il contraccolpo si avvertirà, il mercato di riferimento è europeo

Molte aziende italiane starebbero valutando di aprire una sede nel territorio del Titano; le autorità locali però procedono caute: "Valutare ogni scelta con pragmatismo, con l'Italia e l'Europa economie interconnesse"

San Marino non verrà sottoposto alla "furia" dei dazi di Trump. Al piccolo enclave nel territorio italiano infatti sono state imposti tariffe solo al 10%. Tuttavia questo "sconto" non impedirà di sentire ugualmente il "contraccolpo" nell'economia del paese dal momento che per il Titano il mercato di riferimento rimane quello europeo.

Dazi Trump, San Marino "si salva" con tariffe Usa solo al 10%, ma il contraccolpo si avvertirà, il mercato di riferimento è europeo

Per San Marino l'amministrazione Trump ha deciso l'imposizione minima dei dazi al 10%, la metà rispetto alle tariffe contro i paesi dell'Unione Europea al 20%. Il segretario di Stato Luca Beccari non si è sbilanciato in commenti entusiasti, al contrario ha affermato che quella attuale è "ancora una fase preliminare" in cui si monitorerà la situazione "consapevoli che si tratta di decisioni unilaterali che potrebbero subire modifiche".

Beccari inoltre ha sottolineato che le esportazioni verso gli Usa dal Titano rappresentano circa circa 54 milioni di euro nel 2024, una "quota molto contenuta rispetto all'export totale del paese di 3,6 miliardi di euro" e ha evidenziato inoltre che il "mercato di riferimento" per il paese rimane quello europeo. A questo proposito, il generale dell'Associazione nazionale industria sammarinesi (Anis), William Vagnini, ha affermato che il "contraccolpo" si sentirà anche a San Marino.

Vagnini ha poi sottolineato: "Abbiamo diverse imprese che hanno rapporti con gli Stati Uniti d'America e naturalmente c’è preoccupazione. Senza però fasciarsi la testa. Penso che le nostre aziende siano pronte a organizzarsi, magari anche aumentando l'attenzione verso altri mercati".

Marco Gatti, titolare dell'economia nel governo del Titano ha dichiarato: "Prendiamo atto delle analisi relative alle dinamiche commerciali globali e di un potenziale interesse verso la nostra giurisdizione alla luce di eventuali nuove condizioni tariffarie internazionali" con riferimento ai recenti interessi dimostrati da aziende italiane nei confronti del piccolo enclave. Gatti ha però evidenziato: "Ogni scenario viene comunque valutato con estremo pragmatismo e con un'attenzione prioritaria alla sostenibilità e all'impatto complessivo sulla nostra economia, che resta solidamente interconnessa con quella europea e italiana".