Università California a Davis sborsa 100mila $ per "cancellare dal web" video virale dello spray al peperoncino su studenti

Una costosa campagna per ripulire l'immagine della UC Davis e della rettrice all'epoca dei fatti Linda P.B. Katehi

L'Università della California (UC) di Davis ha stipulato contratti con consulenti privati per una cifra vicina ai 100 mila dollari in pubbliche relazioni con l'obiettivo di ripulire internet dai video e dai post negativi a seguito dell'episodio del poliziotto John Pike filmato mentre spruzzava spray al peperoncino contro gli studenti riuniti in una protesta pacifica nel 18 novembre 2011.

UC Davis sborsa 100mila $ per "cancellare dal web" video virale dello spray al peperoncino su studenti

L'università californiana ha cercato di ripulire la propria immagine a seguito della valanga di "cattiva pubblicità" nei proprio confronti a seguito dell'episodio del poliziotto John Pike ripreso mentre spruzzava dello spray al peperoncino sugli studenti dell'ateneo in un video che è diventato poi virale. Nello specifico, la "campagna di personal branding" in realtà ha cercato di favorire Linda P.B. Katehi all'epoca dei fatti rettrice della Università della California di Davis.

Alcuni pagamenti sono stati effettuati con l'obiettivo di migliorare i risultati di ricerca degli utenti quando cercavano informazioni sull'università o su Katehi, definiti da una consulente "retorica velenosa sulla UC Davis e sulla cancelliere". Altri pagamenti erano volti a migliorare la comunicazione strategica dell'UC Davis, il cui budget era aumentato dall'assunzione di Katehi a cancelliere nel 2009, passando da 2,93 milioni di dollari nel 2009 a 5,47 milioni di dollari nel 2015. "Abbiamo lavorato per garantire che la reputazione dell'università, di cui la cancelliere è a capo, sia rappresentata in modo corretto", aveva dichiarato la portavoce dell'UC Davis Dana Topousis. "Volevamo promuovere e far conoscere l'importante attività di insegnamento, ricerca e servizio pubblico svolta dai nostri studenti, docenti e personale, che è la missione principale della nostra università".

All'ex poliziotto ormai in congedo forzato, sono stati corrisposti dall'Università 38mila dollari di risarcimenti per i "danni psicologici" che ha dichiarato di aver subito per essere stato diffamato online a seguito dei fatti del 18 novembre 2011, unitamente a 70mila di congedo amministrativo. Cifre dissonanti rispetto al risarcimenti di 30mila dollari ciascuno riconosciuto agli studenti vittime dell'"incidente" di Pike.