Ucraina, la Russia avanza a Kursk, Kiev valuta la ritirata, senza supporto intelligence Usa e missili di difesa Patriot, "adesso siamo ciechi"
Dopo l'annuncio di Trump e la conferma da parte della Cia, la sospensione degli aiuti militari e forniture a Kiev, la Russia "martella dall'alto"
Ucraina, dopo la sospensione degli aiuti militari e delle forniture a Kiev da parte degli Stati Uniti, la controffensiva sta accusando diverse perdite. La Russia sta avanzando nell'oblast di Kursk, riconquistando i territori occupati dall’Ucraina.
Ucraina, avanzata russa nel Kursk, Kiev capitola
Lo aveva annunciato Donald Trump e poi lo aveva confermato il capo della CIA, John Ratcliffe, gli Stati Uniti avrebbero interrotto la fornitura di armi e aiuti militari a Kiev, come risultato dell'escalation diplomatica tra il Presidente Zelensky e Trump. E ora, senza il supporto dell'intelligence Usa, l'Ucraina sta capitolando.
La Russia, già a partire dalla notte tra venerdì e sabato, aveva iniziato a lanciare una serie di attacchi sull'Ucraina ed ora è avanzata nella zona del Kursk, sfondando le principali linee di difesa e interrompendo le catene di approvvigionamento. Nella notte, la Russia ha abbattuto "88 droni ucraini in 7 regioni del Paese", ha informato il Ministero della Difesa di Mosca, "52 droni sono stati distrutti sul territorio della regione di Belgorod, 13 sul territorio della regione di Lipetsk, 9 su quello della regione di Rostov, 8 sulla regione di Voronezh, 3 sul territorio della regione di Astrakhan e uno ciascuno sui territori delle regioni di Krasnodar, Ryazan e Kursk". Nelle ultime ore in particolare, Mosca avrebbe ripreso il controllo di Novenkoye, nella regione ucraina di Sumy, e riconquistato Lebedevka nel Kursk, secondo quanto annunciato in un recente comunicato del ministero della difesa russo.
Secondo alcune indiscrezioni, Kiev starebbe "valutando la ritirata" di 10 000 soldati ucraini che rimarrebbero senza rifornimenti di carburante e munizioni. Secondo fonti vicine a Kiev il piano russo sarebbe quello di "tagliare la strada Sudzha-Sumy e di creare così un accerchiamento operativo". Ma l'Ucraina sottovaluta e smentisce: "la situazione non è ancora catastrofica e le nostre truppe non sono attualmente circondate in quella zona" hanno detto alti ufficiali ucraini, mentre il Presidente Zelensky ha commentato: "Tali attacchi dimostrano che gli obiettivi della Russia sono immutati" sottolineando la necessità di "rafforzare la nostra difesa aerea e inasprire le sanzioni contro la Russia".
Dopo marcia indietro Usa, gli ucraini "adesso sono ciechi"
La controffensiva ucraina è stata fortemente indebolita dal recente marcia indietro degli Usa sugli aiuti militari, che sta esaurendo la "linfa vitale" della difesa ucraina con particolare riferimento all'esaurimento di missili intercettori per i sistemi di difesa aerea Patriot, in grado di abbattere i missili balistici russi e i missili balistici a lancio aereo Kinzhal. La produzione è solo statunitense e gli altri sistemi di contraerea, come i Samp/T franco-italiani, a cui starebbe ricorrendo ora l'Ucraina, hanno un'efficacia molto minore.
Un funzionario ucraino ha commentato che al momento il paese dispone di "scorte sufficienti per reggere diversi mesi, ma in seguito le forze di Kiev sarebbero obbligate a ritirarsi da diverse aree", come i recenti sviluppi sembrerebbero dimostrare.
Trump ha commentato i recenti sviluppi in Ucraina: "Penso che Putin stia colpendo Zelensky più forte di quanto non abbia mai fatto prima, probabilmente chiunque in quella posizione farebbe la stessa cosa adesso" e nel frattempo chiama i due leader al tavolo dei negoziati il più presto possibile.