Armi a Kiev, Trump molla Zelensky: "Stop a fondi e forniture di aiuti miliari all'Ucraina", mentre l'Europa si prepara al riarmo

Dopo la recente escalation diplomatica tra Usa e Ucraina, il tycoon ha deciso di sospendere gli aiuti militari a Kiev

Trump ha sospeso gli aiuti militari a Kiev. La decisione è stata presa in una riunione con alcuni funzionari Usa, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Lo stop riguarda tutti gli "aiuti" militari che non sono al momento in Ucraina, incluse le armi in transito e quelle nelle aree di transito in Polonia. Il vicepresidente JD Vance, ha dichiarato che un nuovo incontro con Zelensky sarà possibile: "Certo, la porta è aperta quando Zelensky sarà disposto a parlare seriamente di pace".

Trump: "Stop agli aiuti americani a Kiev"

Dopo lo scontro alla Casa Bianca di venerdì scorso e l'incremento dell'ostilità diplomatica tra Zelensky e Trump, ormai era prevedibile: l'amministrazione Trump ha deciso di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina. La decisione è arrivata dopo una riunione del Presidente Usa con alcuni funzionari tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegset volta a decidere se adottare misure nei confronti di Kiev. Le misure in questione erano appunto la sospensione o l’annullamento degli aiuti militari americani all’Ucraina, comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate e pagate durante l’amministrazione di Joe Biden che non erano state interrotte sotto l'amministrazione Trump.

Non solo: il tycoon sta valutando anche l'allentamento delle sanzioni verso la Russia. La Casa Bianca ha chiesto ai dipartimenti di Stato e del Tesoro di redigere un elenco di misure da discutere con rappresentanti di Mosca nei prossimi giorni

Trump-Zelensky, disaccordo sulla tregua e accordo sulle terre rare incerto

La decisione degli Stati Uniti segue un recentissimo nuovo scontro tra il leader Usa e ucraino in relazione alle differenti visioni sulla fine della guerra. In particolare modo, a Trump non sono piaciute le dichiarazioni di Zelensky in partenza da Londra secondo cui "un accordo per porre fine alla guerra è ancora molto, molto lontano". A queste parole il tycoon aveva replicato: "Questa è la peggiore dichiarazione che potesse fare. L'America non sopporterà le sue posizioni sulla guerra molto a lungo". 

Nel frattempo, qualsiasi trattativa di iniziativa Usa per la pace in Ucraina è del tutto saltata, dal momento che la stessa dipendeva solo dalla conclusione del trattato sulle terre rare che non è poi stato firmato da Zelenksy. Su questo tema il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva dichiarato che al momento l'accordo con l'Ucraina sulle terre rare "non è sul tavolo" accusando nella stessa dichiarazione Zelensky di aver "scelto di far saltare tutto". "Tutto ciò che il presidente Zelensky doveva fare era entrare e firmare questo accordo economico", aveva detto Bessent, concludendo: "è impossibile avere un accordo economico senza un accordo di pace". 

Alla dichiarazione di Bessent aveva invece replicato il leader ucraino assicurando che: "L'accordo sulle terre rare è pronto per essere firmato" e dicendosi pronto alle dimissioni a patto dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato. "Ho già detto che sono disponibile a dimettermi per l'adesione dell'Ucraina nella Nato, allora significa che ho adempiuto alla mia missione", ha dichiarato Zelensky.