Zelensky da Trump, oggi firma accordo da 500 mld$ su Terre rare, il tycoon frena Starmer su invio truppe: "Prima la pace"

Trump ha sottolineato ieri che l'intesa che "firmeremo insieme" con Zelensky sulle terre rare sarà una "rete di sicurezza" per l'Ucraina

Incontro tra Zelensky e Trump oggi a Washington. Un incontro importante in quanto verrà firmato l'accordo sulle terre rare da 500 miliardi di dollari, dopo l'intesa raggiunta pochi giorni fa. Trump ha sottolineato ieri che l'intesa che "firmeremo insieme" con Zelensky sulle terre rare sarà una "rete di sicurezza" per l'Ucraina. "Il presidente Zelensky verrà da me venerdì mattina (oggi, ndr) e firmeremo un accordo molto importante per entrambe le parti, perché ci farà entrare nel Paese e lavorare lì", ha dichiarato prima del colloquio con il primo ministro britannico Starmer, definendo l'accordo una "rete di sicurezza, potremmo chiamarla così".

Zelensky da Trump, oggi firma accordo da 500 mld$ su Terre rare

E ancora Trump: "Zelensky sarà qui e firmeremo un accordo storico che renderà gli Stati Uniti il maggior partner" dell'Ucraina nello "sfruttamento delle terre rare", le parole del presidente sull'incontro.

L'accordo prevede l'apertura di un fondo a cui Kiev contribuirà al 50% degli introiti dello sfruttamento delle risorse minerarie di proprietà dello stato, grazie alla "futura monetizzazione" di litio, grafite, cobalto, titanio, terre rare come lo scandio, ma anche gas e petrolio, e delle logistiche associate. 

Un fondo che potrà essere utilizzato anche per successivi progetti di investimento in Ucraina. Tuttavia, l'intesa non riguarda il flusso già attivo di proventi di attività di estrazione, quindi non le attività già in essere di Naftogaz e Ukrnafta. Ci si riferisce solo ad accordi di "proprietà congiunta" che dovranno essere dettagliati in accordi successivi. Non viene citato "il mantenimento, da parte degli Stati Uniti, del 100 per cento degli interessi finanziari" nel fondo.

Checché se ne dica, l'Ucraina non è uno dei Paesi con più riserve: il primato spetta alla Cina, poi Australia e Brasile.

Il tycoon frena Starmer

Nella giornata di ieri Donald Trump ha ricevuto la visita del primo ministro britannico Keir Starmer. Si tratta della seconda visita in una settimana dopo quella di Macron. Il tycoon ha frenato Starmer sull'invio di truppe in Ucraina, asserendo come bisognerà raggiungere la pace. Il primo ministro britannico ha elogiato Trump: "Grazie a lui siamo vicini ad un accordo storico", ma ha chiesto anche che non venga premiato il presunto Paese aggressore, cioè la Russia.