Ucraina, il totonomi per il dopo Zelensky: Zaluzhnyi, Budanov, Poroshenko e Razumkov; possibili elezioni "il 26 ottobre 2025"

"L'Ucraina deve indire nuove elezioni", lo ha detto Trump a Mar-a-Lago. Le ultime elezioni si erano svolte nel 2019, il nuovo turno, previsto per il 2024, è stato rimandato a causa della legge marziale in vigore dal 24 febbraio 2022. L'identikit del nuovo premier ucraino: filorusso, gradito a Putin e alla popolazione

"L'Ucraina deve indire nuove elezioni", lo ha detto Trump in una conferenza a Mar-a-Lago in cui ha evidenziato la popolarità di Zelensky al 4% e la necessità di elezioni, che in Ucraina non si svolgono dal 2019. Le elezioni fanno parte di del piano di pace in Ucraina in tre fasi negoziato dalle delegazioni russa e statunitense nella giornata di martedì a in Arabia Saudita. L'accordo di Riad includerebbe un cessate il fuoco, lo svolgimento di elezioni in Ucraina e la firma di un accordo finale.

Ucraina, il totonomi per il dopo Zelensky: Zaluzhnyi, Budanov, Poroshenko, Razumkov

Ecco allora che considerando le pressioni di Trump e Putin, le elezioni in Ucraina potrebbero svolgersi prima di quanto si pensi. Nel totonomi per una possibile successione di Zelensky rientra Valerij Zaluzhnyi, ex comandante delle Forze Armate dell'Ucraina: secondo un sondaggio ucraino del novembre 2024, è il candidato che incontrerebbe maggiori consensi ed unico in grado di poter sconfiggere Zelensky, la cui popolarità è drasticamente calata nel dicembre scorso: il 16% degli ucraini sostiene la sua rielezione, mentre il 60% preferirebbe che Zelensky non si ricandidasse. Nel febbraio del 2024 Zaluzhnyi era stato costretto dal leader ucraino alle dimissioni ed era stato inviato come ambasciatore a Londra, dove è stato in grado di mantenere relazioni diplomatiche con le cancellerie occidentali.

Un altro possibile candidato potrebbe essere Kirilo Budanov, capo dell’intelligence militare di Kiev e nemico numero uno della Russia in quanto ha guidato la resistenza ucraina e organizzato diverse operazioni di sabotaggio alle linee russe. 

Si è tanto parlato in merito ad una possibile ricandidatura di Petro Poroshenko, l'ex Presidente dell'Ucraina tra il 2014 e il 2019, sconfitto nell'ultima tornata elettorale da Zelensky. L'ex leader ucraino non avrebbe in realtà nessuna possibilità, in quanto la sua presa di potere è stata al tempo facilitata da supporto Usa nel loro intento di sovvertire "l'ordine della politica ucraina". Gode di scarsa popolarità e fa parte della vecchia oligarchia ucraina.

Tra i possibili candidati alla presidenza figura anche Dmitry Razumkov, l’ex presidente della Verkhovna Rada tra il 2019 e il 2021. Inizialmente Razumkov era alleato di Zelensky ma si era poi allontanato dalla sua amministrazione.

I sondaggi comunque darebbero Zaluzhnyi favorito al 41,4% contro il 23,7% di Zelensky. Per l’ex leader ucraino Petro Poroshenko le previsioni attestano un debole 6,4% e per l’ex presidente del Parlamento Dmitry Razumkov un 5,6%. Per quanto riguarda Kirilo Budanov non sono ancora disponibili percentuali precise.

Per l'ordine delle cose che sta venendo costruito da Trump e Putin, il nuovo premier ucraino dovrà essere filorusso, gradito al Cremlino e sganciato dagli Stati Uniti, e dovrà inoltre godere di ampio consenso da parte della popolazione ucraina, elemento mancante a Zelensky, come asserito peraltro dallo stesso Trump, nel suo ultimo "report".

La Russia insiste da tempo sul tema della legittimità di Zelensky dalla carica di capo dello Stato. Lo stesso ministro degli Affari Esteri Lavrov ha recentemente affermato: "Zelensky e la sua squadra devono essere fatti ragionare e ricevere una bacchettata sulle mani".

Nuove elezioni in Ucraina potrebbero tenersi a maggio o ottobre 2025

Fonti ucraine ritengono verosimile che le elezioni potrebbero tenersi a maggio o ottobre 2025L'ex leader Petro Poroshenko ha dichiarato che l'Ucraina potrebbe avere elezioni presidenziali entro la fine del 2025, suggerendo la data del 26 ottobre. Questa data è stata però smentita dal partito di Zelensky, Servitore del Popolo, che ha sottolineato che le elezioni si potranno celebrare in Ucraina al netto della rimozione della legge marziale e del ripristino di adeguate condizioni di sicurezza nel paese. Non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali da parte del leader ucraino ma è possibile che Zelensky tenti il colpo di coda e si ricandidi alla presidenza per un secondo mandato. La nuova campagna elettorale gli sarà comunque molto difficile alla luce delle critiche per il conflitto prolungato e il declino economico del paese.

Dalle elezioni del 2019 nella Verkhovna Rada i principali partiti sono: Servitore del Popoloil partito centrista guidato Zelensky, che ha ottenuto la maggioranza con 254 deputati, Piattaforma di Opposizione - Per la Vita, filorusso, con 43 deputati. A seguire Patria, il partito socialdemocratico alla guida di Julija Tymošenko con 26 deputati, immediatamente dopo il partito di centro destra dell'ex Presidente Petro Poroshenko, Solidarietà europea con 25 deputati, Holos partito liberale fondato dal musicista Svyatoslav Vakarchuk che conta 20 deputati, infine il partito di estrema destra Svoboda di Oleh Tjahnybok che conta appena 1 deputato.

Dall'inizio del conflitto russo-ucraino nel 2022 Zelensky aveva sospeso l'attività di 11 partiti con l'accusa di collaborare con la Russia, tra questi Piattaforma di Opposizione - Per la Vita, il principale partito d'opposizione, e Blocco di Opposizione con 6 deputati, anch'esso dichiarato illegale nello stesso anno.

Le ultime elezioni sono state nel 2019

Le ultime elezioni presidenziali Ucraina si sono svolte il 31 marzo (primo turno) e il 21 aprile (secondo turno) 2019 e avevano visto la vittoria di Zelensky sul predecessore Poroshenko. Le elezioni parlamentari si sarebbero dovute svolgere nell'ottobre dello stesso anno ma un giorno dopo la sua inaugurazione come Presidente, Zelensky aveva sciolto la Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, e indetto elezioni anticipate, svolte il 21 luglio, con l'obiettivo di ottenere la maggioranza parlamentare ancora fedele a Poroshenko. Nella vittoria di Zelensky potrebbero aver avuto un ruolo le comprovate intereferenze americane in Ucraina. "Abbiamo investito oltre 5 miliardi di dollari per assistere l'Ucraina" aveva affermato nel 2015 la ex diplomatica dell'amministrazione Obama Victoria Nuland.

Per quanto riguarda le nuove elezioni presidenziali, si sarebbero dovute tenere nel 2024 ma a causa della legge marziale in vigore dal 24 febbraio 2022, sono state rimandate. La legge marziale in Ucraina impedisce lo svolgimento di nuove elezioni, è stata prorogata più volte da Zelensky ed ora è in vigore fino al 9 maggio 2025.

Il futuro dei territori annessi

In merito al futuro dei territori annessi, le regioni del Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia su cui la Russia reclama sovranità, Putin lo scorso novembre aveva dichiarato di poter accettare di "congelare" il conflitto in corso "lungo le linee del fronte" a cambio di un cessate il fuoco e con un'Ucraina indebolita e demilitarizzata. 

Secondo quanto ricostruito dal Giornale d'Italia, l'Ucraina potrebbe essere divisa in 2, con il sud-est alla Russia e l'altra guidata da un "fedelissimo", con un passo indietro della Nato in Est Europa.