Gaza canale "Suez bis", il piano "Ben Gurion" di Trump e Netanyahu per avere il controllo commerciale delle merci via nave dall'Asia all'Europa
Per la realizzazione pronto il piano del 2017 dell'Institute for Zionist Strategies, che darebbe modo a Israele di appropriarsi anche del giacimento di gas "Gaza Marine" e di costruire nella Striscia la "zona residenziale" proposta da Trump, come anticipato dal Giornale d'Italia
Realizzare a Gaza un nuovo canale di Suez, un "Suez bis", denominato canale "Ben Gurion", dal nome del fondatore di Israele; è questo il piano che probabilmente hanno in mente Donald Trump e Benjamin Netanyahu per la Striscia di Gaza. Per realizzare questo piano sarebbe pronto il piano preparato dall'Institute for Zionist Strategies nel 2017, il quale darebbe modo ad Israele non solo di costruire il "Suez bis", ma anche di appropriarsi di "Gaza Marine" e di costruire la "zona residenziale" proposta da Trump.
Il progetto "Ben Gurion" per un canale di "Suez bis"
Il progetto iniziale, ideato dagli USA negli anni '60, prevedeva di scavare un canale, usando anche 520 bombe atomiche di piccola potenza, che mettesse in comunicazione il Mar Rosso con il Mediterraneo sfociando a nord di Gaza. Il canale "Ben Gurion", un vero e proprio "Suez bis", sarebbe stato lungo circa 270 chilometri, un terzo più lungo di quello di Suez, e non avrebbe avuto bisogno della costruzione di chiuse. I vantaggi sarebbero enormi: oltre ad avere un fondo roccioso, che eviterebbe gli incagliamenti delle navi, il canale "Ben Gurion" darebbe ad Israele il controllo dei commerci via nave tra Asia ed Europa, scalzando il monopolio egiziano. Il canale di Suez frutta all'Egitto circa 10 miliardi di dollari all'anno. L'unico impedimento alla costruzione del canale è la presenza di palestinesi nella Striscia di Gaza. Per ovviare a ciò, nel 2017, l'Institute for Zionist Strategies ha preparato un piano che prevede lo "sfollamento dei palestinesi" e la loro ricollocazione tra Egitto e Arabia.
Il piano dell'Institute for Zionist Strategies
Il piano, come anticipato dal Giornale di Italia, risale al 2017 e darebbe modo a Israele di "liberare Gaza" per costruire il canale "Ben Gurion", prendere il controllo di "Gaza Marine", il terzo giacimento di gas più grande del Mediterraneo, di costruire la "zona residenziale" proposta anche da Donald Trump. Il piano prevederebbe il "reinsediamento e la riabilitazione definitiva in Egitto per l'intera popolazione di Gaza". Il piano è molto simile a quanto proposto recentemente dal presidente Trump, cioè uno "sfollamento volontario dei palestinesi" che sarebbero "accolti" nei paesi arabi; una proposta che Netanyahu ha accolto come "molto molto buona".
Per il presidente USA il controllo dei passaggi, delle merci e non, tra continenti è molto importante, come dimostrano anche le dichiarazioni su Panama e le richieste per garantire alle navi statunitensi un passaggio gratuito nel canale del centro America.