Accordo Cuba-USA, L’Avana rilascia 533 prigionieri politici cubani, Biden toglie l’isola dalla lista nera dei paesi “terroristi”, sotto embargo dal 1958

La decisione di Biden potrebbe però essere revocata da Trump, che aveva reinserito L’Avana nella lista degli “stati sponsor del terrorismo”

Il presidente americano Joe Biden ha tolto Cuba dalla lista nera dei paesi che sostengono il terrorismo, ottenendo in cambio da L’Avana il rilascio di 533 prigionieri politici cubani.

La decisione è arrivata a sorpresa ed è stata resa pubblica in un memorandum della Casa Bianca ieri, 14 gennaio. “È stata completata una valutazione e non abbiamo informazioni che supportino la designazione di Cuba come Stato sponsor del terrorismo”, ha dichiarato ai giornalisti un alto funzionario dell'amministrazione Biden.

Biden toglie Cuba dalla lista nera dei paesi “terroristi”

La decisione è stata accolta positivamente dai dirigenti cubani, con il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez che ha affermato che la scelta degli Stati Uniti va nella “buona direzione”. “Gli Stati Uniti hanno adottato misure che vanno nella giusta direzione, ma il blocco persiste”, ha dichiarato il capo della diplomazia cubana su X, facendo riferimento all'embargo economico statunitense in vigore dal 1962 contro l'isola comunista.

La decisione di Biden ribalta quella del suo predecessore Donald Trump che nel gennaio 2021, a pochi giorni dall’insediamento del democratico, aveva inserito l’isola nella lista nera di cui fanno parte anche paesi come la Corea del Nord e la Siria. Sembra quindi possibile che, una volta al potere, Trump ritorni sulla decisione di Biden e inserisca nuovamente Cuba nella lista dei paesi “sponsor del terrorismo”.

Il consigliere per la sicurezza nazionale scelto da Trump, Mike Waltz, ha infatti già dichiarato ai microfoni di Fox News che “tutto ciò che stanno facendo ora possiamo cambiarlo, e nessuno dovrebbe farsi illusioni in termini di un cambiamento nella politica nei confronti di Cuba”, ha affermato riferendosi al provvedimento del democratico Joe Biden.

Cuba annuncia il rilascio di 553 detenuti politici cubani

Come gesto diplomatico Cuba rilascerà gradualmente 553 prigionieri politici “che sono stati detenuti ingiustamente”, senza però che i dirigenti dell’isola specificassero maggiori dettagli sull’identità dei prigionieri incarcerati dopo le proteste contro il governo del 2021, alimentate dai continui blackout elettrici e dall’impennata dei prezzi dei generi alimentari.

“Tutte le madri di prigionieri vogliono che i nostri figli siano liberi e che escano da quella sofferenza, da quell'inferno che sono le prigioni di Cuba. Non avrebbero mai dovuto essere in prigione”, ha dichiarato Liset Fonseca, madre del quarantunenne Roberto Perez, condannato a 10 anni di prigione.

Secondo i dati del governo cubano, circa 500 persone sono state condannate a pene fino a 25 anni di carcere per la loro partecipazione alle proteste del 2021, ma i gruppi per i diritti e l'ambasciata statunitense sostengono che la cifra sia più vicina a 1.000 persone.

Cuba è sotto embargo da parte degli Stati Uniti dal 1958.