La rivelazione di Blinken: "Cina ha convinto Putin a non utilizzare armi nucleari, c'era probabilità fino al 15% che le usasse”
Il Segretario di Stato Usa afferma che nel governo erano "molto preoccupati" perché Putin sembrava almeno considerare l'opzione nucleare
Antony Blinken ha affrontato il tema di Vladimir Putin e del nucleare, uno dei più delicati del suo mandato come Segretario di Stato degli Stati Uniti durante il governo di Joe Biden.
Blinken afferma che gli Stati Uniti erano "molto preoccupati perché Putin sembrava almeno considerare l'opzione nucleare". Una eventualità statisticamente concreta, secondo le analisi del governo Usa: "Anche se la probabilità fosse passata dal 5 al 15 percento, quando si tratta di armi nucleari, niente è più serio", ha argomentato Blinken.
Ma le armi nucleari sono state una delle poche questioni in cui la Cina avrebbe gli Stati Uniti, nonostante il sostegno di Pechino alla Russia. "Abbiamo ragione di credere che la Cina abbia contattato la Russia e abbia detto: 'Non superate quel limite'", ha affermato in una intervista al Financial Times Blinken.
La minaccia nucleare rappresentata dalla Russia durante il conflitto in Ucraina e il ruolo della Cina nel contenerla sono infatti temi scottanti per la politica americana. Le sue parole offrono uno spaccato significativo delle dinamiche geopolitiche globali e delle sfide affrontate dall’amministrazione Biden.
Blinken sul ruolo cinese nel contenimento nucleare della Russia di Putin
Blinken ha rivelato che la Cina potrebbe aver svolto un ruolo cruciale nel dissuadere la Russia dall’uso di armi nucleari. "Abbiamo motivo di credere che la Cina abbia ingaggiato la Russia dicendo: ‘Non andate in quella direzione’," ha dichiarato, sottolineando come questo intervento abbia contribuito a scongiurare un’escalation potenzialmente devastante. Ha inoltre aggiunto che una dinamica simile si sarebbe verificata quando gli Stati Uniti hanno avvisato Pechino dei piani russi di posizionare un’arma nucleare nello spazio.
Le lezioni dal conflitto in Ucraina
Blinken ha riferito che il conflitto in Ucraina ha rafforzato la Nato, attraverso il supporto combinato di 250 miliardi di dollari da parte degli alleati occidentali. Tuttavia, ha riconosciuto che la minaccia nucleare rimane un punto di attenzione costante.
Parlando più in generale del rapporto con la Cina, Blinken ha evidenziato il duplice atteggiamento di Pechino, che da un lato collabora su questioni critiche come il nucleare, ma dall’altro continua a fornire supporto materiale alla Russia. "La Cina sta cercando di giocare su due fronti", ha affermato, evidenziando l’importanza di mantenere il dialogo per evitare conflitti accidentali o deliberati, soprattutto riguardo a Taiwan.
Blinken ha concluso affermando che "gli Stati Uniti non possono permettersi di lasciare vuoti di potere che potrebbero essere riempiti da attori malevoli". Nonostante le critiche ricevute, il Segretario di Stato Usa ha difeso l’approccio multilaterale dell’amministrazione Biden come strumento per affrontare le sfide globali in modo efficace e con il sostegno degli alleati.