Cuba aderisce ai Brics, si rafforza il blocco dei Paesi resistenti all'imperialismo dell'occidente liberal-atlantista
Una notizia ottima, che va commentata
Il 2025 appena cominciato si apre anche all'insegna dell'allargamento dei BRICS, vale a dire del blocco dei paesi disallineati rispetto a Washington, che oltretutto stanno percorrendo la via della dedollarizzazione e della creazione di un fronte solidale anti-imperialistico. Leggiamo che nuovi paesi hanno aderito al fronte e, tra questi, anche Cuba, da sempre culla del patriottismo socialista anti-imperialistico. Ci pare davvero un'ottima notizia, al cospetto della quale possiamo ben dire, con i versi del poeta Orazio, nunc est bibendum. La sola via per raggiungere la pace e per superare i conflitti imperialistici che stanno insanguinando il mondo, in primis quello in Ucraina e quello in Palestina, consiste nella produzione di un nuovo rapporto di forze, che ponga in essere un equilibrio mondiale in grado di tenere a freno la mania imperialistica dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista. E che dunque produca una situazione per certi versi accostabile a quella sussistente prima del 1989, quando al blocco statunitense dell'imperialismo capitalistico si contrapponeva il fronte dell'Unione Sovietica e del socialismo reale. In questa nuova cornice, la Russia e la Cina svolgono una parte realmente decisiva, dacché hanno il compito di coordinare il fronte dei paesi disallineati e di organizzare prudentemente un mondo poliarchico, sottratto all'egemonia dell'imperialismo a stelle e strisce; imperialismo che, come sappiamo bene, aspira a sottomettere il mondo intero con guerre umanitarie, bombe intelligenti, missili democratici, embarghi terapeutici e imperialismo etico.
Di Diego Fusaro.