Mar Baltico, tranciati cavi sottomarini di telecomunicazioni tra Finlandia ed Estonia a 90mt profondità, ipotesi su “flotta ombra” russa
Tra i cavi colpiti, tre collegano la Finlandia all’Estonia attraverso la rete Estlink 2, che corre sott'acqua per 145 km a una profondità di 90mt, e uno la Finlandia alla Germania
Nel Golfo di Finlandia, quattro cavi sottomarini per telecomunicazioni sono stati danneggiati tra il 25 e il 26 dicembre, rappresentando l’ultimo di una serie di episodi che hanno colpito infrastrutture critiche nella regione del Baltico. Nell'ottobre 2023 un gasdotto tra Finlandia ed Estonia era stato danneggiato.
Tra i cavi colpiti, tre collegano la Finlandia all’Estonia attraverso la rete Estlink 2, che corre sott'acqua per 145 km a una profondità di 90mt, e uno la Finlandia alla Germania. Nonostante l’incidente, le aziende hanno assicurato che i consumatori non subiranno interruzioni grazie al dirottamento del traffico su percorsi di riserva.
Le indagini sul sabotaggio, tra le ipotesi la "flotta ombra"russa
Le autorità finlandesi hanno avviato un’indagine per determinare le cause dei danni, senza escludere l’ipotesi di un sabotaggio deliberato. Il Cyber Security Center dell’Agenzia finlandese per i trasporti e telecomunicazioni (Traficom) ha riferito che l’interruzione è stata rilevata il giorno di Natale.
La petroliera Eagle S., battente bandiera delle Isole Cook, è tra le possibili indiziate con il suo equipaggio. La nave, appartenente alla compagnia indiana Uniocean Marine Services, è sospettata di essere parte della cosiddetta "flotta ombra" russa, una rete di navi che Mosca utilizzerebbe per aggirare le sanzioni economiche imposte dopo l’invasione dell’Ucraina.
Secondo le indagini preliminari, la Eagle S. si trovava nell’area sopra i cavi al momento dell’incidente. Gli investigatori hanno scoperto che la nave era sprovvista di ancore, un elemento che potrebbe essere rilevante per il danneggiamento dei cavi. La nave avrebbe potuto infatti gettare l'ancora in profondità, deliberatamente contro il cavo, per danneggiarlo. La petroliera è stata condotta nelle acque territoriali finlandesi, vicino alla penisola di Porkkalaniemi, dove è stata imposta una no-fly zone di tre chilometri sull’area interessata.
La questione energetica rimane centrale, con Mosca che continua a mirare alle infrastrutture energetiche non solo in Ucraina. Una situazione che potrebbe peggiorare ulteriormente con l’imminente scadenza, il 31 dicembre, del contratto per il transito dell’energia di Gazprom attraverso il territorio ucraino. Tra i Paesi europei più coinvolti figurano Austria, Slovacchia e Ungheria. Questi ultimi due, in particolare, sono diventati punti strategici per le politiche del Cremlino all’interno dell’Unione Europea.
Dichiarazioni ufficiali e precedenti
Il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha dichiarato: "È troppo presto per concludere che dietro l’incidente ci sia la Russia, ma la flotta ombra naviga per conto di Mosca". Ha aggiunto che la Finlandia risponderà con fermezza a qualsiasi sospetta interferenza con le sue infrastrutture.
Questo episodio segue una serie di danni simili verificatisi negli ultimi mesi nel Mar Baltico, inclusi cavi di telecomunicazione ed elettricità tra Finlandia, Germania, Lituania e Svezia. Le autorità europee stanno aumentando la sorveglianza e i controlli per proteggere le infrastrutture critiche della regione.
L’indagine prosegue per determinare le responsabilità e le modalità esatte dei danni, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche nell’area baltica.