Usa, Congresso approva piano per evitare shutdown del governo federale, Trump esulta: "Legge approvata all'insegna dell'America First"
Camera e Senato hanno approvato un accordo per finanziare le attività del governo federale fino a marzo 2025, scongiurato lo shutdown
Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un accordo che finanzia le attività del governo federale fino al prossimo 14 marzo e permette quindi di evitare il cosiddetto shutdown, ossia la sospensione di tutte le attività non essenziali del governo. L’accordo è stato approvato con 85 voti favorevoli e 11 contrari al Senato, e dovrà essere firmato dal presidente Joe Biden. Era stato approvato dalla Camera venerdì sera a larghissima maggioranza, con 366 voti favorevoli e 34 contrari.
Il Congresso ha approvato il piano per evitare lo shutdown federale, che avrebbe sospeso i finanziamenti alle attività del governo
L’accordo avrebbe dovuto essere approvato da entrambi i rami del Congresso entro la mezzanotte di venerdì, ma c’è stata circa mezz’ora di ritardo. La Casa Bianca aveva comunque fatto sapere che nessuna agenzia federale avrebbe interrotto le attività, come previsto in caso di mancata approvazione. Oltre al finanziamento delle attività federali, il testo stanzia circa 100 miliardi di dollari in aiuti per persone coinvolte in catastrofi naturali, e 10 miliardi per l’assistenza agli agricoltori in difficoltà.
Negli ultimi giorni la politica statunitense aveva discusso parecchio della necessità di evitare lo shutdown, una prospettiva che si presenta ciclicamente ed è anche spesso usata come strumento di ricatto politico dai partiti. Giovedì il presidente eletto Donald Trump aveva chiesto ai parlamentari del suo partito, i Repubblicani, di non votare un accordo trovato con i Democratici. Anche l’imprenditore Elon Musk, stretto collaboratore di Trump (e proprietario del social network X e di altre aziende, tra cui Tesla e SpaceX) aveva criticato l’accordo sostenendo che contenesse misure non necessarie e spese eccessive.
Trump esulta: "La legge appena approvata è all'insegna dell'America First"
Trump aveva quindi proposto un altro piano, che eliminava alcune spese e soprattutto aggiungeva la sospensione per due anni del cosiddetto “tetto del debito”, cioè l'ammontare di soldi che lo stato può prendere in prestito sui mercati e che deve essere autorizzata periodicamente dal Congresso: è una questione che si rinnova praticamente ogni anno negli Stati Uniti, ed è sempre fonte di grossi contrasti tra Democratici e Repubblicani. Al momento il tetto è sospeso fino al 1° gennaio 2025, ma Trump avrebbe voluto rinnovare questa disposizione in vista dell’inizio del suo mandato. L'insediamento del tycoon presso la Casa Bianca è previsto infatti per il 20 gennaio.
La misura era però stata criticata dai Democratici e anche da alcuni Repubblicani, e giovedì sera l’accordo era stato bocciato. Il Congresso ha continuato a lavorare per evitare lo shutdown, e ha infine trovato un accordo votato sabato verso la mezzanotte (ore 6 in Italia): il testo è molto simile a quello proposto da Trump, ad eccezione della sospensione del tetto del debito, non prevista. Le negoziazioni sono state guidate dallo speaker della Camera, Mike Johnson (Repubblicano), e dal leader di maggioranza al Senato, il Democratico Chuck Schumer. Senza l'accordo, migliaia di dipendenti federali sarebbero rimasti temporaneamente senza lavoro o senza stipendio, e avrebbero chiuso parchi nazionali, musei e altri servizi. L’ultimo shutdown era durato 35 giorni tra il 2018 e il 2019, durante il primo mandato del neoeletto presidente Trump.