“Safieddine morto nel raid idf a Beirut”, Israele sganciato 73 tonnellate di esplosivo, Onu: "Oltre 300mila sfollati, non c'è più spazio”
Secondo Israele “Safieddine è morto nel bombardamento di ieri a Beirut”. Per ucciderlo sono stati utilizzati “73 tonnellate di tritolo”. L'emergenza sanitaria in Libano è di “dimensioni catastrofiche”. L'Onu ha dichiarato che non c'è più posto per gli sfollati e che molti dormono “all'aperto”
Secondo quanto riferito dai massimi livelli della sicurezza dello stato ebraico, Hashem Safieddine, il “presunto successore di Hassan Nasrallah” sarebbe morto nel bombardamento di ieri dell'Idf a Beirut. Secondo quanto è emerso, gli aerei militari israeliani avrebbero sganciato un totale di “73 tonnellate di tritolo” sul bunker di Al-Marija, nel quartiere Dahiyeh di Beirut per uccidere Safieddine. Secondo Israele quest'ultimo “si trovava in quel bunker”.
Il servizio di emergenza del Comitato sanitario islamico, ha comunicato che 11 dei suoi soccorritori sono stati uccisi negli attacchi dell'Idf nel sud del Libano. Inoltre, 7 soccorritori sarebbero morti in “un’aggressione sionista diretta alle squadre di emergenza” presso l’ospedale governativo di Marjayoun. Altri 4, invece, sarebbero deceduti in altri due attacchi nel Libano meridionale.
Onu: "Oltre 300mila sfollati libanesi, non c'è più spazio nei rifugi”
In Libano l'emergenza sanitaria è di “dimensioni catastrofiche”. La maggior parte dei 900 rifugi per gli sfollati del Paese sono pieni e il confine con la Siria è del tutto “inagibile” dopo gli ultimi attacchi israeliani. “La maggior parte dei quasi 900 rifugi collettivi istituiti dal governo in Libano non hanno più capienza”, ha dichiarato l'Unhcr in una conferenza stampa a Ginevra.
Inoltre, l'Onu ha ribadito la “gravità della situazione” e il bisogno di attrezzature mediche e rifugi per gli sfollati in vista dell'inverno: “Con l'arrivo dell'inverno, l'agenzia Onu per i rifugiati teme che le condizioni per le persone colpite dall'escalation del conflitto in altri Paesi non faranno che peggiorare”. Infatti, secondo quanto riferito dall'Onu, già in questo momento moltissime persone in fuga “dormono all'aperto”.
Secondo quanto riportato dal governo libanese, più di 300 mila persone, hanno attraversato il confine dal Libano alla Siria negli ultimi 10 giorni per sfuggire “all'escalation di violenza israeliana”. Per giunta, il valico di frontiera di Masnaa in Libano, da cui decine di migliaia di persone hanno attraversato la Siria, è stato “bombardato in modo molto significativo”, limitando la possibilità di fuga dei civili. Inoltre, 3 ospedali in Libano, compreso uno nella periferia a sud di Beirut, sarebbero stati messi fuori uso a causa dei continui bombardamenti israeliani sul Paese.