Stoltenberg (NATO): "Più armi a Kiev per costringere Putin a rispettare sovranità ucraina"; De Luca al GdI: "Nomen omen, uno stolto"

Jens Stoltenberg insiste sull'invio di armi a Kiev, mentre il governatore campano Vincenzo De Luca aveva criticato duramente la linea dettata dal segretario generale NATO sul conflitto russo-ucraino

Stoltenberg, il cui mandato come segretario generale della NATO è in scadenza il prossimo 1° ottobre 2024, ha parlato del conflitto in corso tra Russia e Ucraina nel corso del suo intervento in un evento organizzato oggi dal German Marshall Fund a Bruxelles: "Dando a Kiev più armi possiamo far capire a Putin che non può ottenere ciò che vuole con la forza, renderglielo così costoso da costringerlo ad accettare che l’Ucraina ha un diritto democratico sovrano di persistere come nazione democratica sovrana", ha dichiarato. "La Nato e i suoi alleati non possono cambiare il volere del presidente russo. Ma dando all’Ucraina più armi e sostenendo Kiev maggiormente possono far capire a Putin che non può vincere sul campo e arrivare alla pace. Oggi il presidente Putin crede di poter raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia e di poter aspettare fino a quando non ne saremo fuori. Ecco perché continua a condurre la sua guerra brutale", ha poi concluso il segretario uscente Jens Stoltenberg. Una posizione esplicitamente criticata dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il quale in una intervista rilasciata a Il Giornale d’Italia, aveva condannato le aperture del norvegese sulla possibilità di rimuovere il divieto di utilizzo in territorio russo per quanto riguarda le armi occidentali date a Kiev: "La linea di Stoltenberg, una delle persone più ottuse che io abbia mai visto, non è quella da seguire. Nomen omen, uno stolto".

Le critiche di De Luca sull’invio di armi a Kiev e il loro uso in territorio russo

Proseguendo nell’esplicitare la sua contrarietà alla soluzione dettata negli ultimi mesi dal segretario generale NATO Jens Stoltenberg, Il governatore campano De Luca ha detto al giornale che "siamo diventati ormai talmente cinici e talmente stupidi da attestarci sulla linea di Stoltenberg, segretario della Nato, che è una delle persone più ottuse che io abbia mai visto. Il nome è un presagio", per poi proseguire: "Il conflitto in Ucraina ha un colpevole certo che è Putin, ma non ha innocenti. Sicuramente non è innocente l'Europa, non è innocente l'America, non sono innocenti quelli che hanno esteso la Nato lungo tutto il confine occidentale della Russia. Era evidente che questo avrebbe determinato problemi e reazioni. Avremmo dovuto avere la saggezza per creare una fascia di neutralità una volta che si era eliminato il patto di Varsavia. Dopodiché quello che a me pare sconvolgente è che nessuno dice qual è l'obiettivo. 'Difendere l'Ucraina', certo bene, siamo d'accordo tutti quanti, ma poi? Qualcuno pensa di avere una vittoria militare di qualcuno sul campo. Mi pare evidente che a questo punto bisogna passare per una fase intermedia, cioè cessate il fuoco, poi vengono le trattative di pace".