Hezbollah attacca in Alta Galilea con 20 razzi verso la caserma di Berea, mentre il leader di Hamas scrive a Nasrallah: "Grazie per il sostegno"

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che il gruppo islamista libanese Hezbollah ha condotto un lancio di circa 20 razzi verso la caserma di Berea, nei pressi della città di Safad (Alta Galilea, Nord di Israele), mentre l’attuale leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha recentemente inviato una lettera al capo del Partito di Dio libanese, Hassan Nasrallah, per ringraziarlo del sostegno fornito dal suo gruppo durante la guerra contro Israele. L’attacco, rivendicato dal gruppo su Telegram in un comunicato diffuso sulla piattaforma di messaggistica, è partito intorno all'1:00 di notte, facendo scattare allarmi nella città e nelle cittadine circostanti. Il lancio ha provocato un grande incendio in una foresta vicina e ha causato lievi danni a un edificio in un'altra comunità, secondo quanto riferito dalle autorità. Non sono stati segnalati feriti. Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira un'installazione militare in segno di vendetta per un attacco mortale nel sud del Libano avvenuto il giorno prima, come riportato dal Time of Israel: la caserma di Berea è la principale base di difesa aerea della regione, situata a 12 chilometri a sud dalla linea di confine tra Libano e Israele. Nel comunicato di Hezbollah si legge anche che è la seconda volta che la stessa caserma viene presa di mira dall'8 ottobre scorso, inizio delle ostilità con Israele.

La lettera di Sinwar a Nasrallah

Intanto si rafforza il legame tra Hezbollah e Hamas: il leader del gruppo palestinese, Sinwar, ha inviato una lettera al suo omologo del Partito di Dio, Nasrallah, per ringraziarlo per il sostegno ricevuto dall'organizzazione filo-iraniana libanese sin dall'inizio della guerra contro Israele. Lo si legge sui media israeliani, che citano l'emittente libanese filo-Hezbollah al-Mayadeen, la quale ha pubblicato la lettera. Nel testo, Sinwar ringrazia Nasrallah per le sue condoglianze per l'uccisione in un attentato a Teheran a luglio (attribuito ad Israele), del precedente capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Il capo dell'organizzazione islamista palestinese, afferma inoltre che "la beata processione dei martiri crescerà in forza e in potenza nella lotta contro l'occupazione nazi-sionista" e s'impegna a combattere il "progetto sionista" insieme al resto del cosiddetto 'asse della resistenza' anti-Israele, "fino a quando l'occupazione non sarà sconfitta e spazzata via dalla nostra terra e il nostro stato indipendente con piena sovranità non sarà stabilito con Gerusalemme come capitale".