Sparatoria in un liceo in Georgia, arrestato il padre del killer 14enne: "Il fucile d’assalto fu un dono di Natale"

L'uomo è accusato di quattro capi d'imputazione per omicidio colposo, due capi d'imputazione per omicidio di secondo grado e otto per crudeltà sui minori

Il padre del 14enne che ha causato una sparatoria in un liceo in Georgia è stato arrestato. Il 54enne Colin Gray è accusato di 4 omicidi colposi perché è stato lui a regalare al figlio "come regalo di Natale" il fucile Ar 15, il più usato nelle sparatoria negli Stati Uniti, con il quale ha compiuto la strage.

Sparatoria in un liceo in Georgia, arrestato il padre del killer 14enne: "Il fucile d’assalto fu un dono di Natale"

Alla sbarra dunque finirà anche l'uomo e non solo il minorenne autore della sparatoria in un liceo in Georgia. L'Apalachee High School nella città di Winder, vicino ad Atlanta, è stata stata teatro di una vera e propria tragedia quando il 14enne Colt ha aperto il fuoco ed ha ucciso 2 insegnanti di matematica, vale a dire Christina Irimie, 53 anni, e Richard Aspinwall, 39 anni, e 2 studenti entrambi 14enni, Christian Angulo e Mason Schermerhorn, ferendo 9 persone. Sette sono ricoverati ma non in gravi condizioni.

Il figlio, ma non solo. Anche il padre ha le sue responsabilità: oltre alle accuse di omicidio colposo per ogni deceduto, è sospettato è accusato di due capi di omicidio di secondo grado e otto capi di imputazione di crudeltà sui minori, tutti derivanti dal fatto di "aver permesso consapevolmente a suo figlio Colt di avere un'arma", ha detto il direttore dell'Ufficio delle investigazioni della Georgia, Chris Hosey.

Chi è Colt Gray

Colt Gray, 14 anni, è l'autore della strage nella Apalachee High School. Nonostante la sua giovanissima età, era già noto all'Fbi, come hanno dichiarato congiuntamente l'ufficio dell'FBI di Atlanta e quello dello sceriffo della Contea di Jackson. Nel 2023 il bureau, come spiega una nota, aveva ricevuto su Colt Gray "diverse segnalazioni anonime su minacce online per commettere una sparatoria in una scuola, in un luogo e in un orario non identificati". Le minacce erano accompagnate da foto di armi. I federali avevano quindi interrogato il ragazzino, all'epoca 13enne, assieme al padre. Il genitore aveva ammesso di essere in possesso di pistole da caccia alle quali però il figlio non aveva accesso. Colt negò di essere l'autore delle minacce. L'FBI ritenne quindi che in quel momento non vi fossero ragioni per un arresto