Gaza, nuovi raid israeliani su tende sfollati nella Striscia, 15 morti, l’agenzia Wafa: "9 erano bambini", IDF ai palestinesi: "da vostra zona lancio di razzi"

L'IDF intensifica gli sforzi militari contro Hamas e in Libano ma fa altre vittime tra i civili, nuovi ordini di evacuazione per i palestinesi nelle aree centrali della Striscia

A Gaza l’Idf (Israel Defence Forces) ha condotto ulteriori raid nella zona centrale della Striscia: ad Al-Zawaida, almeno 15 persone sono morte tra le tende degli sfollati prese di mira dai bombardamenti. Gli aerei israeliani avrebbero colpito una baracca e una tenda appartenente alla famiglia Al-Ajl, provocando l'uccisione di almeno 15 persone e il ferimento di decine di altre. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che tra le vittime ci sono "nove bambini e tre donne", come confermato dal portavoce dei servizi di soccorso della Striscia, Mahmud Bassal. Nel frattempo le forze militari israeliane diramano un nuovo ordine di evacuazione per i civili delle zone centrali dell’enclave palestinese: il nuovo provvedimento riguarda, tra gli altri, i residenti della zona centrale di Maghazi. L'annuncio è stato fatto dal portavoce di lingua araba dell’Idf Avichay Adraee, il quale ha pubblicato anche la lista delle zone da evacuare e ha avvertito che i militari "opereranno con la forza" contro i gruppi terroristici operativi nell’area, a seguito del lancio di razzi contro il territorio israeliano: "A tutti i presenti nei blocchi 2232, 2340, 2343, 2245, 2244, 2243, 2242, 2241, 2240 nella zona di Al-Maghazi e nei quartieri di Salah Al-Din, Al-Farouq e Al-Amal. Considerando il continuo lancio di razzi da parte di Hamas e di organizzazioni terroristiche dalla vostra zona, l'IDF agirà contro questi elementi terroristici con forza e immediatezza. Per la vostra sicurezza, spostatevi immediatamente nell'area umanitaria", ha scritto in un post su X questa mattina alle 7:46 ora italiana, Adraee.

Altri attacchi con ulteriori vittime tra Gaza City, Khan Younis e il Libano

Secondo l'agenzia Wafa, un ulteriore vittima è stata fatta a Sheikh Radwan, a nord di Gaza City e altre ferite durante un attacco aereo israeliano contro un edificio residenziale. Inoltre, un bambino sarebbe stato ferito da colpi di arma da fuoco sparati contro le tende degli sfollati vicino alla città di Hamad, a nord-ovest di Khan Younis. Altre vittime sono state segnalate negli attacchi israeliani che avrebbero colpito una casa vicino all'Ospedale Europeo, a est di Khan Younis, conclude l'agenzia. Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato anche il raid notturno sulla città di Toul, nel governatorato di Nabatieh (Libano meridionale), precisando che ad essere preso di mira è stato un deposito di armi di Hezbollah: secondo il Times of Israel, i soldati di Tel-Aviv avrebbero colpito edifici usati a questo scopo dal gruppo islamista, nei villaggi di Hanine e Maroun al-Ras. Dieci persone sarebbero rimaste uccise nei raid israeliani in Libano, tra loro anche due bambini. A riportarlo è l'agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, precisando che le vittime erano tutti cittadini siriani. Il ministero della Salute libanese ha aggiornato il precedente bilancio di 9 morti: uno dei più alti nel Libano meridionale da quando Hezbollah e le forze israeliane hanno iniziato a scambiarsi colpi quasi quotidianamente al confine dopo l'inizio della guerra nella Striscia di Gaza a ottobre.

Il cessate il fuoco è davvero così vicino?

Nel frattempo il presidente USA Joe Biden, esorta tutte le parti a non "minare" i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. Biden ha detto che il Segretario di Stato, Antony Blinken, è in viaggio per il Medio Oriente "per sottolineare che un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi è in vista. Nessuno nella regione dovrebbe prendere azioni per minare questo processo". Il presidente ha aggiunto: "Ho parlato separatamente con Amir Sheikh Tamim (Qatar) e il presidente Sisi (Egitto) per rivedere i significativi progressi compiuti a Doha negli ultimi due giorni di negoziati". Il colloquio telefonico trilatereale era avvenuto ieri al margine della chiusura dei negoziati di Doha, che però hanno portato ad un nulla di fatto e alla programmazione di un nuovo vertice in settimana, visti i numerosi punti di attrito tra le parti belligeranti, con Israele intenzionata a mantenere il controllo di alcuni corridoi strategici sia al confine con l'Egitto che nel nord della Striscia, mentre Hamas indica queste ed altre rivendicazioni come "estranee alla bozza del 2 luglio scorso" e ribadisce la sua richiesta di un "ritiro completo" delle truppe dell'Idf dall'enclave palestinese.