Macron rifiuta le dimissioni di Attal: "Resti per garantire stabilità", permanenza almeno fino al termine Olimpiadi (11 agosto)
Secondo l'entourage di Attal, nelle settimane dopo lo scioglimento del Parlamento, i rapporti tra il primo ministro e Macron si sono fatti difficili. Tuttavia sarebbe ancora richiesta la presenza del primo ministro
Emmanuel Macron rifiuta le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal, che aveva annunciato di volersi fare da parte dopo il termine delle elezioni francesi.
Macron rifiuta le dimissioni di Attal: "Resti per garantire stabilità"
Il premier Attal si era recato all'Eliseo poco prima di mezzogiorno lasciando palazzo Matignon, la sede del governo, con il chiaro obiettivo di consegnare le proprie dimissioni al capo dello Stato Macron. Tuttavia quest'ultimo le ha respinte, e gli ha chiesto di restare "per ora, per garantire la stabilità del Paese".
Secondo l'entourage di Attal, nelle settimane dopo lo scioglimento del Parlamento, i rapporti tra il primo ministro e Macron si sono fatti difficili. Tuttavia sarebbe ancora richiesta la presenza del primo ministro. "Non ho scelto io di sciogliere l'Assemblée - ha detto ieri sera Attal dopo l'annuncio dei risultati del ballottaggio - ma ho rifiutato di subirlo".
Subito dopo il termine delle elezioni, l'annuncio di Attal: "Questa sera nessuna maggioranza assoluta può essere data in mano agli estremi. Grazie alla forza dei vostri valori siamo riusciti e siamo rimasti in piedi e solidi".
Attal rimarrà al suo posto almeno fino al termine delle Olimpiadi di Parigi, che si svolgeranno dal 26 luglio all'11 agosto. Tuttavia la data potrebbe ulteriormente slittare in quanto adesso la Francia dovrà trovare una nuova maggioranza ed nuovo premier. Nuovo premier di cui si saprà il nome questa settimana, come affermato dal Nfp, partito di sinistra vincitore a sorpresa delle elezioni.
La situazione nella quale si troverà Attal nelle prossime settimane è abbastanza scomoda: primo ministro senza una maggioranza politica che lo sostiene. La nuova Assemblea Nazionale votata domenica terrà la sua prima sessione il 18 luglio e non è escluso che partiti di sinistra ma anche il Rassemblement National possano presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Attal, che potrebbe essere approvata.