Droni iraniani in Israele, Benny Gantz minaccia: "Esigeremo un prezzo nel momento adatto", G7: "Evitare escalation"
enny Gantz, principale sfidante di Netanyahu in vista di elezioni future e in testa attualmente ai sondaggi, lo Stato ebraico esigerà "un pezzo nel modo e nel momento adatto". Teheran: "Nostra reazione sarà più dura"
L'arrivo di droni kamikaze, missili Cruise e razzi Katiuscia dall'Iran verso Israele non ha provocato nessun morto. Il bilancio è di 30 feriti, anche perché il 99% è stato intercettato in Siria, Giordania e Libano. Tuttavia, Israele sembra non volerla dare vinta a Teheran, e stando a quanto dichiarato da Benny Gantz, principale sfidante di Netanyahu in vista di elezioni future e in testa attualmente ai sondaggi, lo Stato ebraico esigerà "un pezzo nel modo e nel momento adatto".
Droni iraniani in Israele, Benny Gantz minaccia: "Esigeremo un prezzo nel momento adatto"
È probabile che i due Paesi tornino ad attaccarsi in un futuro prossimo. Secondo i media israeliani, Netanyahu ha al momento rinunciato all'operazione a Rafah, segno di come l'offensiva adesso potrebbe spostarsi verso il Paese islamico, rimasto vittima di un raid israeliano a Damasco, in Siria da parte di Israele, che ha provocato 8 morti, tra cui un importante pasdaran. Da qui la rappresaglia di Teheran. Un attacco dimostrativo che non ha portato con se nessun morto, e 30 feriti.
Benny Gantz, ex capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane e ministro del Gabinetto di guerra, ha aggiunto: "Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell'Iran ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene. L'incidente non è finito, l'alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati".
Israele non ha ancora portato a termine "i suoi compiti: il ritorno delle persone rapite e l'eliminazione delle minacce per gli abitanti del nord e del sud". Dall'Idf giurano che al momento non sono previste operazioni contro l'Iran, ma comunque mettono in guardia: "La nostra reazione sarà ancora più forte".
G7: "Evitare escalation"
Il vertice del G7 è finito, e il messaggio che trapela è quello di un invito ad evitare una escalation. "I Paesi invitano le parti ad astenersi da azioni volte ad acuire la tensione nella Regioni e hanno rivolto un appello per porre fine alla crisi a Gaza attraverso la cessazione delle ostilità e il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Hanno infine garantito la prosecuzione dell’aiuto umanitario verso la popolazione palestinese", è quanto si legge nel comunicato stampa diffuso al termine del G7 di oggi, presieduto da Palazzo Chigi, dal premier italiano, Giorgia Meloni.