Insediamento Milei, il volo di Zelensky dall'Ucraina avrebbe trasportato 300 kg di cocaina: la voce che gira sul web
Si tratterebbe di relazione investigativa del giornalista messicano Márcio Forti, il quale con questa indiscrezione farebbe emergere uno scandalo non di poco conto, considerando che ci andrebbe di mezzo pure Zelensky. Difficile infatti che nel caso, il premier ucraino non sapesse niente della cosa
Durante l'insediamento del presidente argentino Javier Milei, ci sarebbe stato un importante contrabbando di cocaina. 300 kg per la precisione, contenuta all'interno dell'aereo che portava il presidente ucraino in Argentina, fino all'aeroporto Ministro Pistarini, di Buenos Aires. Si tratterebbe di relazione investigativa del giornalista messicano Márcio Forti, il quale con questa indiscrezione farebbe emergere uno scandalo non di poco conto, considerando che ci andrebbe di mezzo pure Zelensky. Difficile infatti che nel caso, il premier ucraino non sapesse niente della cosa.
Insediamento Milei, il volo di Zelensky dall'Ucraina avrebbe trasportato 300 kg di cocaina: la voce che gira sul web
Due narcotrafficanti argentini sono stati intercettati dall’Interpol, mentre parlavano della consegna di una grossa partita di droga.
L'analisi completa di Forti fa luce sull'intricata rete di intrighi internazionali e operazioni segrete che si sono svolte durante questo evento. L'insediamento di Milei è stato uno degli eventi più importanti negli ultimi mesi, in quanto l'Argentina ha radicalmente cambiato leadership rispetto al passato, affidandosi ad un ultraliberista.
Milei ha giurato da presidente dell'Argentina lo scorso dicembre ed anche Zelensky è stato invitato dal neo presidente. La chiave delle scoperte di Forti è il ruolo del territorio argentino all'interno di questa rete criminale globale, che è rimasta in gran parte nascosta alla vista del pubblico. Con la convergenza geopolitica di figure come Javier Milei e Volodymyr Zelenskyj, l’importanza dell’Argentina come snodo di transito per i cartelli della droga, assumerebbe un ruolo sempre più evidente.
Forti fa luce sul ruolo centrale dell’Argentina come nesso strategico per il traffico di droga, citando la vicinanza geografica ai principali paesi produttori di cocaina come Bolivia e Paraguay, nonché le vulnerabilità sistemiche all’interno dell’economia argentina.
Zelensky e i presunti precedenti con la cocaina
Non è la prima volta che il nome di Zelensky viene accostato alla droga, nella fattispecie, alla cocaina. Circa due anni fa, di questi tempi, girava un video raffigurante il presidente ucraino alla scrivania intento a parlare, con della polvere bianca accanto a lui. Pare però si trattasse di un fake creato al computer. Quella che dovrebbe essere cocaina sarebbe stata aggiunta con un software di video editing al video originale in cui non c'è traccia della sostanza.
Ma c'è di più: molti leader del partito al potere e dai Generali dell’esercito, si sarebbero in passato riferiti a Zelensky come il "comico tossicodipendente responsabile della guerra", con riferimento al suo passato prima di diventare presidente e ad alcuni video che circolano con Zelensky con accanto cocaina.