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Canada, Kayla Pollock paralizzata a 37 anni dopo vaccino Covid Moderna: "Chiesto risarcimento, ma ospedale offre eutanasia"

La donna ha chiesto un risarcimento di 45mln $ a Moderna, ma intanto l’ospedale le ha proposto di morire

07 Marzo 2024

Canada, Kayla Pollock paralizzata a 37 anni dopo vaccino Covid Moderna: "Chiesto risarcimento, ma ospedale offre eutanasia"

fonte: facebook @western standard

Kayla Pollock, una donna di 37 anni residente a Mount Albert, in Ontario, è rimasta paralizzata dopo essersi sottoposta al vaccino Covid Moderna. In seguito a ciò, la donna ha chiesto un risarcimento di 45 milioni di dollari, per queste sue reazioni avverse al vaccino, proprio a Moderna, attraverso il Programma di sostegno agli infortuni da vaccino (VISP). L'unica proposta che ha ricevuto, ad ora, è stata quella dell'ospedale: "Ti offriamo l'eutanasia", ma lei ha rifiutato.

Canada, Kayla Pollock paralizzata a 37 anni dopo vaccino Covid Moderna

Kayla è una madre di famiglia, che lavorava come assistente educativa occasionale nella scuola frequentata dal suo bambino, fornendo supporto ai bambini dell'asilo. Descritta come in forma, sana e attiva dal Western Standard, la signora Pollock era immunocompromessa e affetta da diabete di tipo 1. Nel 2021 aveva ricevuto due dosi del vaccino Pfizer COVID-19, necessarie anche per l'accesso alla struttura di assistenza a lungo termine dove era ricoverato suo padre.

Tuttavia, recandosi nel posto per sottoporsi alla terza dose, Kayla aveva notato la presenza della polizia sul luogo, poiché sembrava che la somministrazione del vaccino Moderna al posto di Pfizer avesse scatenato l'indignazione. E più tardi si è capito il perché: quattro giorni dopo questa vaccinazione, le gambe di Pollock cedettero, causandole un crollo, e il problema si ripeté nove giorni dopo. In seguito a questi episodi, Kayla consultò il suo medico e richiese un incontro con un neurologo.

Il 22 febbraio 2022, Kayla si svegliò incapace di muovere il corpo, richiedendo l'intervento dei servizi di emergenza da parte del suo compagno. Al pronto soccorso, il medico inizialmente ignorò i suoi sintomi, suggerendo che fossero di natura psicosomatica e ordinando un consulto psichiatrico.

Kayla Pollock: "Ho chiesto un risarcimento, ma l'ospedale mi offre l'eutanasia"

Successivamente, un radiologo rilevò una vasta zona nera nella colonna vertebrale di Pollock, attribuendola all'impatto del vaccino. Le fu diagnosticata la mielite trasversa, una condizione che interrompe la trasmissione dei messaggi lungo i nervi del midollo spinale. Durante il periodo trascorso in ospedale, le fu offerta l'opzione dell'eutanasia canadese (MAiD), che lei rifiutò, sebbene avesse considerato seriamente tale possibilità.

A seguito della malattia, Kayla ha perso casa, lavoro e la possibilità di crescere suo figlio. Attualmente, dipendente da una lunga lista di farmaci, ha ottenuto l'invalidità provinciale e si è trasferita in un appartamento accessibile alle persone con disabilità. Il processo per ottenere assistenza domiciliare promessa è stato complesso, coinvolgendo diverse organizzazioni per supportarla nelle attività quotidiane.

Anche l'ottenimento di un risarcimento attraverso il Programma di sostegno agli infortuni da vaccino (VISP) del governo federale è stato difficile, con la domanda iniziale smarrita e un processo lungo e complicato che ha coinvolto l'intervento di un assistente sociale. Ora Kayla è in attesa di risposte, in questo altro episodio di vita distrutta in seguito alla somministrazione del vaccino Covid.

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