Ucraina, il NYT: "La CIA ha creato dodici basi segrete in Ucraina per spiare i movimenti delle forze armate russe"
Dallo studio del New York Times emerge che i servizi Usa non hanno solo collaborato, ma anche ricostruito, finanziato, addestrato e guidato l'intelligence ucraina in funzione antirussa
La CIA ha creato dodici basi segrete in Ucraina per spiare i movimenti delle forze armate russe. Lo si apprende dall'ultima inchiesta del New York Times a firma di Adam Entous, due volte vincitore del premio Pulitzer, e dal giornalista d'inchiesta Michael Schwirtz. Stando a quanto riportato dai giornalisti americani, la CIA ha realizzato dodici diverse basi in altrettanti bunker sotterranei al confine con la Federazione Russa, nascosti nei boschi e dotati delle apparecchiature elettroniche più sofisticate.
Ucraina, il NYT: "La CIA ha creato dodici basi segrete in Ucraina per spiare i movimenti delle forze armate russe"
Delle 12 basi americane in Ucraina per "spiacere i movimenti delle forze armate russe" ne parla il New York Times, che con un'inchiesta rivela a tutto il mondo del programma ribattezzato “Operazione Goldfish”, il quale sarebbe stato approvato e gestito da tre diverse amministrazioni: Obama, Trump e Biden. Il programma, inoltre, sarebbe stato applicato nel 2016. Il reportage del New York Times si basa su 200 interviste e conversazioni e sulle rivelazioni di alcuni agenti e funzionari ucraini, tra i quali Ivan Bakanov, ex capo dell’SBU, i servizi segreti interni di Kiev. Dallo studio del New York Times emerge che i servizi statunitensi non hanno solo collaborato, ma anche ricostruito, finanziato, addestrato e guidato passo dopo passo le agenzie di intelligence ucraine in funzione antirussa.
Stando alla ricostruzione del quotidiano americano, nel 2022 la Casa Bianca ordinò l'evacuazione del personale della Cia in Ucraina. Poche settimane prima dell'invasione russa. Nonostante questo, nel paese rimasero diversi agenti dell'intelligence americana, oltre a un consistente gruppo di consiglieri militari statunitensi e di altri paesi della Nato. Poche settimane più tardi, una volta chiaro che i russi non sarebbero riusciti ad occupare Kiev e ad insediare un nuovo governo, molti degli agenti e dei tecnici americani che avevano lasciato il paese tornarono nel paese e furono schierati nelle basi ucraine.
I servizi di intelligence ucraini dipendono dalla CIA
Infine, dal reportage del New York Times si evince che i servizi ucraini sono di fatto un’estensione di quelli statunitensi, senza i quali avrebbero assai poche possibilità di competere con quelli russi. Come scrivono Adam Entous e Michael Schwirtz, sono la CIA e altre agenzie di intelligence statunitensi a fornire agli ucraini le "informazioni per attacchi missilistici mirati, tracciano i movimenti delle truppe russe e aiutano a sostenere le reti di spionaggio". Adesso, il governo e i comandi militari ucraini temono, dopo l’allentamento del sostegno statunitense, che Washington possa abbandonare definitivamente Kiev, vedendola soccombere sotto i colpi della Russia.