Primarie Usa in Nevada, Biden vince col 90%, Haley sconfitta col 32,4%: l'opzione di protesta "nessuno di questi candidati" al 61%
Disfatta per la repubblicana Haley, Trump parteciperà ai caucus. Vittoria per Biden, che nonostante i sondaggi, dichiara: "Un altro passo verso il secondo mandato"
Le primarie Usa in Nevada 2024 hanno visto Joe Biden trionfare col 90% dei voti. Vittoria facile su Marianne Williamson, così come accaduto pochi giorni fa in South Carolina. Disfatta per la repubblicana Nikki Haley che ha raccolto il 32% contro l'opzione di protesta "nessun candidato" che ha raggiunto il 61,2%. Donald Trump infatti parteciperà ai caucus giovedì 8 febbraio.
Elezioni Usa 2024, Biden vince col 90% primarie in Nevada, flop della repubblicana Haley
Così Joe Biden: "Voglio ringraziare gli elettori del Nevada per aver mandato me e Kamala Harris alla Casa Bianca quattro anni fa e per averci fatto fare un ulteriore passo avanti sulla stessa strada anche stasera. Dobbiamo organizzarci, mobilitarci e votare. Perché un giorno, quando ci guarderemo indietro, potremo dire che quando la democrazia americana era a rischio, l'abbiamo salvata, insieme".
Per l'attuale presidente americano, che si vede sempre più fiducioso nonostante i sondaggi da mesi dicano il contrario, si tratta di "un altro passo verso un nuovo mandato".
Disfatta di Haley, ha ottenuto meno voti dell'opzione "nessun candidato"
Disfatta totale della repubblicana Nikki Haley, ex governatrice del South Carolina e ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, principale sfidante di Trump dopo il ritiro di Ron DeSantis. Ha ottenuto il 32,4% dei voti contro l'opzione di protesta "nessun candidato" che ha raggiunto il 61,2%.
Donald Trump parteciperà ai caucus, che si svolgeranno domani, giovedì 8 febbraio. In Nevada infatti non ci sarà una vera e propria competizione. Regole diverse.
Haley aveva già suscitato perplessità scegliendo di partecipare alle primarie, ufficialmente boicottate dal Partito repubblicano, anziché ai caucus che il partito ha organizzato per l'8 febbraio. L'ex governatrice del Grand Old Party ha rinunciato di fatto alla possibilità di conquistare i delegati statali del suo partito, e anche a un confronto diretto con l'ex presidente Donald Trump.