Israele revoca visto a Lynn Hastings, coordinatrice umanitaria Onu: “Non ha condannato Hamas ed ha pregiudizi”

Continua lo scontro tra il Palazzo di Vetro e Tel Aviv. Revocato visto alla coordinatrice umanitaria Onu, la replica delle Nazioni Unite: "Ha la nostra piena fiducia"

"Non ha condannato Hamas". Con questa breve giustificazione, Israele revoca il visto a Lynn Hastings, coordinatrice umanitaria Onu. Nuovo scontro tra Tel Aviv e le Nazioni Unite, alimentato dal post su "X" di Eli Cohen, ministro degli esteri.

Israele revoca visto a Lynn Hastings, coordinatrice umanitario Onu

"Non resteremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi dell’Onu! Ho deciso di revocare il visto di soggiorno in Israele alla coordinatrice "umanitaria" dell'Onu Lynn Hastings. Qualcuno che non ha condannato Hamas per il brutale massacro di 1.200 israeliani, per il risparmio di bambini e anziani e per gli orribili atti di abusi e stupri, e per aver usato gli abitanti di Gaza come scudi umani, ma condanna invece Israele, un Paese democratico che protegge i suoi cittadini. Non può prestare servizio alle Nazioni Unite e non può entrare in Israele".

Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu, ha precisato che la revoca del visto risale alla scorsa settimana: "Posso solo ribadire la piena fiducia del segretario generale in Hastings nel modo in cui si è comportata e ha svolto il suo lavoro". Hastings è anche vice coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente

Continua lo scontro tra Onu ed Israele

Negli ultimi giorni l'Onu ha usato toni più accesi riguardo quello che sta accadendo a Gaza. Ha parlato di "scenario infernale, genocidio", e di "situazione apocalittica". I morti sono saliti a 17mila, un numero consistente che dà idea di quello che sta accadendo.

Qualcuno ricorderà lo scorso fine ottobre l'attacco del segretario generale Onu Antònio Guterres, il quale sostenne che gli attacchi di Hamas non erano "arrivati dal nulla", bensì da "56 anni di soffocante occupazione". Dichiarazioni che scatenarono la reazione di Tel Aviv, che negò i visti di ingresso ai funzionari Onu.

"A causa delle sue dichiarazioni negheremo il rilascio di visti ai rappresentanti Onu. Abbiamo giα negato il visto al sottosegretario generale per gli Affari umanitari, Martin Griffiths".