Israele-Hamas, possibile accordo per 4 giorni di tregua, rilascio di 50 ostaggi tra donne e bambini e 150 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane
Hamas avrebbe chiesto l’arrivo di centinaia di camion di aiuti, in particolare quelli che trasportano carburante
Possibile accordo tra Israele e Hamas per 4 giorni di tregua, rilascio di 50 ostaggi tra donne e bambini e 150 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, soprattutto donne e minori. Israele darebbe poi il via libera all’ingresso di 300 camion al giorno dal valico di Rafah. Resta al momento incerto se lo Stato ebraico abbia accettato di concedere una pausa giornaliera di 6 ore nella sorveglianza aerea sulla Striscia. Alcuni media aggiungono che i due rilasci avverrebbero a fasi.
Israele-Hamas, possibile accordo per 4 giorni di tregua, rilascio di 50 ostaggi tra donne e bambini e 150 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane
Dovrebbero essere 10 gli ostaggi israeliani rilasciati ogni giorno di tregua in base al possibile accordo tra Hamas e lo Stato ebraico mediato dal Qatar. Lo ha riferito una fonte politica israeliana, secondo cui Israele spera che il numero totale di ostaggi liberati possa raggiungere gli 80. La fonte ha confermato che la tregua dovrebbe durare 4-5 giorni, durante i quali le truppe resteranno nel nord di Gaza. L'intesa - sulla quale concordano esercito, Mossad e Shin Bet - riguarda gli ostaggi israeliani vivi, mentre i cittadini stranieri dovrebbero essere rilasciati in base ad accordi con i rispettivi Paesi.
L’intesa, ha affermato un alto funzionario americano, “è molto vicina”. Durante la tregua Israele dovrebbe anche smettere di far volare droni di sorveglianza nel nord di Gaza per almeno sei ore al giorno. Hamas, inoltre, dovrebbe liberare altre donne e bambini per ogni giorno di pausa nei combattimenti nella speranza di prolungare la tregua. Nell’ambito dei negoziati, come detto, Hamas avrebbe anche chiesto l’arrivo di centinaia di camion di aiuti, in particolare quelli che trasportano carburante.
Le sirene di allarme sono risuonate nel nord, nel centro e nel sud di Israele
Le sirene di allarme, oggi, martedì 21 novembre, sono risuonate contemporaneamente nel sud, nel centro e nel nord di Israele, in seguito a lanci di razzi da Gaza e dal Libano meridionale. I lanci da Gaza hanno interessato fra l’altro le aree di Tel Aviv e di Gerusalemme. Almeno cinque razzi sono stati intercettati in volo dalle batterie di difesa aerea Iron Dome. Non si ha notizia di vittime. Nel nord di Israele sirene di allarme sono risuonate sia nel settore ovest sia in quello orientale del confine.