Controffensiva ucraina, Zelensky: "Serve ancora tempo". Per Prigozhin, invece, sarebbe già in pieno svolgimento

Zelensky posticipa la controffensiva ucraina a data da definirsi, chiedendo più materiali dall'occidente. Per il capo della Wagner Prigozhin, invece, l'operazione sarebbe già in pieno svolgimento

In un’intervista alla BBC Zelensky afferma che la controffensiva dovrà aspettare ancora un po’. Prigozhin, capo della Wagner, nega, dicendo che gli ucraini hanno già iniziato a riprendere Bakhmut. Tuttavia secondo molti osservatori le condizioni dei rifornimenti di Kiev potrebbero davvero posticipare l’avanzata a data da definirsi. E su tutto inizia ad aleggiare il timore per le elezioni di midterm del 2024 negli Stati Uniti e l’eventuale cambio di vertice alla Casa Bianca.

Secondo Zelensky la controffensiva dovrà attendere ancora un po’

L’attesa controffensiva ucraina potrebbe essere rimandata di qualche settimana, a dirlo il Presidente Zelensky durante un’intervista con la televisione inglese BBC. “Abbiamo bisogno di un po’ di tempo – ha detto Zelensky – perché è necessario che sia completata la consegna degli armamenti promessi dall’occidente”. Il Presidente ucraino ha poi continuato: “Con quello che abbiamo, possiamo andare avanti e avere successo, ma perderemmo molte persone. Penso che sia inaccettabile”. Durante l’intervista, in diretta dal quartier generale di Kiev, Zelensky ha sottolineato in particolare la necessità di veicoli blindati

Risponde Prigozhin, affermando che la controffensiva sia già iniziata

Risponde alle parole di Zelensky il comandante della Wagner, Yevgeny Prigozhin, secondo il quale, invece, l’offensiva sarebbe già iniziata e le parole del leader ucraino servirebbero solo a distrarre le forze russe. Prigozhin, in particolare, citerebbe come esempio i due chilometri conquistati in giornata dall’esercito di Kiev a Bakhmut, per quanto ridotta comunque la prima reale avanzata in diverse settimane.  In realtà, secondo molti analisti del conflitto, è difficile immaginare un’offensiva che, se ci sarà, avrà luogo a Bakhmut. La città infatti, è ormai nota come un simbolo, ma il reale valore strategico è molto limitato. La vera controffensiva, piuttosto, dovrebbe rivolgersi verso la regione di Zaporizhzhia, per poter occupare il corridoio che collega la Russia alla Crimea.

Pesa sulle forze armate ucraine la penuria di materiali e munizioni

Tuttavia anche questa operazione sembrerebbe di difficile attuazione nell’immediato, proprio per la situazione dei rifornimenti di cui ha parlato in giornata Zelensky. Oltre a quanto detto alla BBC, infatti, Kiev soffre anche una grande penuria di munizioni, il cui possesso in gran numero è fondamentale per qualsiasi controffensiva. Entro la fine del mese l’Unione Europea dovrebbe approvare il Piano Munizioni ASAP, per fornirne almeno un milione, ma si parla di settimane prima che l’iter sia concluso.

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Si inizia a pensare alle elezioni di midterm negli USA nel 2024 e ad un’eventuale vittoria di Trump

In ogni caso, al di là delle difficoltà logistiche, Zelensky non nasconde di avere molta fretta. È in particolare una data quella che Kiev guarda con preoccupazione: quella delle elezioni di midterm americane del 2024. In Ucraina sono tutti consapevoli che se Biden non venisse riconfermato ed alla Casa Bianca dovesse rientrare Trump, gli aiuti statunitensi alla causa potrebbero velocemente venir meno. Nell’intervista alla BBC, comunque, Zelensky risponde alla domanda riguardo ad una sua presunta preoccupazione per le elezioni americane del 2024 dicendo: “Credo che vinceremo per allora”. Non è difficile immaginare che siano molti a Kiev a condividere tale speranza.

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