Attentato Nord Stream, pattugliatore danese fotografò navi russe al largo dei gasdotti quattro giorni prima le esplosioni
Il Comando per la difesa danese ammette: circa "112" foto di navi russe sono state scattate nei pressi del Mar Baltico quattro giorni prima l'esplosione che mise fuori gioco i gasdotti
Navi russe attorno ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 prima che venisse portato a termine l'attentato lo scorso 26 settembre. È quanto rivela il Comando per la difesa danese dopo che dal pattugliatore della marina danese, il P524 "Nymfen", trovatosi nei pressi nel Mar Baltico per un pattugliamento, partirono circa "112 foto" che certificarono la presenza di alcuni mezzi militari di Mosca. A darne notizia è Information. Il fatto avvenne quattro giorni prima del sabotaggio su cui si ricerca ancora il colpevole. Attualmente, diverse inchieste sono portate avanti in maniera indipendente da tre Paesi, vale a dire Danimarca, Svezia e Germania.
Attentato Nord Stream, pattugliatore danese fotografò navi russe
Navi russe nelle acque del Baltico dove si compì l'attentato al Nord Stream. È quanto sostiene la Danimarca ed in particolare i vertici della difesa. All'epoca la Marina militare danese stava effettuando un pattugliamento della zona e la richiesta di "immagini e registrazioni di mezzi russi" effettuate dal P524 "Nymfen" era stata portata avanti dal quotidiano danese. Nessuna registrazione, tante invece le foto scattate dal pattugliatore, più di 100 relative alla presenza di navi russe. Da Copenaghen precisano che il materiale non è accessibile in quanto coperto da segreto militare.
Un altro sito tedesco, T-online.de aveva già parlato di "navi speciali" della marina russa "con gru e mini-sommergibili" che si sarebbero aggirate tra il 21 ed il 22 settembre nei pressi di Bornholm, isola sulla quale il Giornale d'Italia ha effettuato un reportage e sotto sovranità danese. Ma la verità è ancora lontana, su un caso in cui a perderci sono in primis Russia e Germania, e poi tutta l'Europa. Un devastante atto di sabotaggio sulle infrastrutture dell'UE, su cui Bruxelles ancora si astiene a chiedere la verità.
Diverse settimane fa da Berlino è arrivato il via libera al rinnovo della copertura per il gasdotto 1 da parte di Allianz e Munich Re. Un'azione che in molti vedono come una possibilità di riparazione dell'oleodotto per il costo di circa mezzo miliardo di euro. In caso contrario, questo potrebbe anche essere preservato in attesa che i rapporti tra Germania e Russia migliorino.