Riforma delle pensioni in Francia, via libera della Corte costituzionale: non si fermano le proteste
La tanto discussa e tanto combattuta riforma delle pensioni in Francia ha ricevuto il via libera dalla Corte costituzionale. Marine Le Pen: "Il popolo ha sempre l’ultima parola"
Nella giornata di venerdì 14 aprile 2023, è arrivata la notizia della convalida del Consiglio costituzionale francese della maggior parte del testo sulla riforma delle pensioni. Quella stessa riforma della pensioni - che porta alza l'età pensionabile da 62 a 64 anni - caldamente osteggiata dal popolo francese che ha fatto passare brutti momenti al presidente Emmanuel Macron.
Francia, via libera della Corte costituzionale alla riforma delle pensioni
Come era stato previsto da molti osservatori e analisti francesi, i nove saggi che per 15 giorni hanno analizzato il progetto hanno optato di mantenere la misura più importante della riforma, che prevede, come già accennato, l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. Sono state al contrario censurate sei disposizioni contenute nel testo, tra cui "l’indice dei senior", il quale avrebbe obbligato i datori di lavoro a dichiarare i dipendenti con più di 55 anni. Ma non è finita. La corte costituzionale ha bocciato anche la richiesta presentata dalla sinistra di organizzare un referendum di iniziativa condivisa.
Stando a quanto ha riportato dall’entourage del presidente Emmanuel Macron, la legge sarà promulgata "nei giorni seguenti" all’annuncio del Consiglio. "Il popolo ha sempre l’ultima parola", ha fatto sapere la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen su Twitter, sostenendo che la "sorte politica della riforma delle pensioni non è decisa".
"La lotta continua". Questo è stato il primo commento del leader della France Insoumise Jean-Luc Melenchon alla decisione della Corte Costituzionale.
Riforma delle pensioni in Francia, continuano le proteste
Intanto non si sono fermate le proteste. Nella giornata di ieri, giovedì 13 aprile 2023, un gruppo di manifestanti ha invaso la sede parigina del gigante del lusso LVMH. Partendo da un'assemblea generale interprofessionale alla Gare de Lyon, più di 400 persone hanno preso la metropolitana e si sono dirette verso il numero 22 di avenue Montaigne, vicino agli Champs Elysées, per mettere in scena l'azione di protesta con fischietti e lancio di fumogeni.
"La strada è nostra", hanno scandito i manifestanti arrivati davanti all'edificio. Poi in molti sono entrati nella sede LVMH dove sono rimasti per una decina di minuti. Si è trattata della 12esima giornata di mobilitazione generale in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni.