Russia, a marzo record di esportazioni di gasolio: 1,5 mln di barili al giorno. Inutile l’embargo Ue
Se questo livello venisse registrato anche negli ultimi giorni del mese, Mosca registrerebbe il volume di esportazioni più elevato dal 2016
Marzo si appresta a registrare un record delle esportazioni di gasolio russo. Nei primi 19 giorni del mese, secondo Bloomberg, Mosca ha esportato 1,5 milioni di barili al giorno. L’embargo sui prodotti petroliferi russi deciso dall’Unione europea e scattato lo scorso 5 febbraio, per ora, si è rivelato inutile. Anche perché marzo non è ancora finito.
La Russia ha compensato l’accesso al mercato europeo con Turchia, Marocco, India, Cina e Arabia Saudita
La Russia ha compensato l’accesso diretto al mercato europeo dalla vendite verso paesi come Turchia, Marocco, Brasile, India e Cina. Persino l’Arabia Saudita ha aumentato il suo import. Riad usa i prodotti russi a basso costo per soddisfare il fabbisogno interno e avere a disposizione ancora più petrolio e prodotti derivati da esportare a prezzi di mercato. Risultato: se questo livello venisse registrato anche negli ultimi giorni di marzo la Russia registrerebbe il volume di esportazioni più elevato dal 2016. Il greggio e prodotti raffinati russi sono venduti a sconto rispetto alle quotazioni di mercato. Proprio questo li rende particolarmente attraenti per tutti quei paesi che non aderiscono alla linea occidentale. Non di rado, peraltro, i prodotti russi arrivano comunque sul mercato europeo dopo triangolazioni con paesi terzi. A prezzo però maggiorato rispetto a prima.
L’analista Mikhail Turukalov: “Produttori russi fiduciosi di vendere i loro prodotti ad acquirenti stranieri”
“Finora le attività delle raffinerie russa sono rimaste elevate, il che ha consentito una notevole produzione di diesel”, ha spiegato Mikhail Turukalov, un analista indipendente, dicendo che “i produttori russi sembrano fiduciosi di poter vendere i loro prodotti ad acquirenti stranieri. Gli sconti che offrono sono abbastanza cospucui e ci sono nuovi mercati pronti a ricevere i carburanti russi”. Le sanzioni occidentali, dunque, non non sembrano sfiorare il settore energetico russo. Pochi giorni fa il colosso Tatneft ha annunciato che nel 2022 ha aumentato l’estrazione di petrolio del 4,6% rispetto all’anno precedente. Come ha riferito l’azienda in una nota, in totale sono state estratte 29 milioni di tonnellate di greggio.