Cern: ricerche e studi scientifici di istituti russi e bielorussi saranno bannati dalle divulgazioni - ESCLUSIVA

Gli articoli scientifici del Cern, firmati da istituzioni di ricerca russe e bielorusse, non saranno più divulgati: l'esclusiva de Il Giornale d'Italia

Il Cern sarebbe pronto a bannare la divulgazione degli articoli scientifici firmati da istituzioni di ricerca russe e bielorusse: lo rivelano alcune fonti in esclusiva a Il Giornale d'Italia. Se la notizia venisse confermata, nelle pubblicazioni scientifiche del più grande laboratorio di fisica nucleare al mondo non appariranno dunque più articoli scritti da istituti di ricerca e studio russi e bielorussi.

Cern, bannati gli studi, le ricerche e gli articoli scientifici di istituti di ricerca russi e bielorussi

Dopo undici mesi di titubanza il Cern si sarebbe convinto a bandire dalla pubblicazione di articoli scientifici le istituzioni di ricerca russe e bielorusse. Questo è ciò che rivelano fonte vicine a Il Giornale d'Italia, ma la notizia deve ancora essere ufficializzata. 

Se venisse confermata, nessun ricercatore proveniente da quelle istituzioni potrebbe più firmare un articolo scientifico del Cern, il più grande laboratorio di fisica nucleare al mondo. Al momento, non risulta che un fisico possa firmare un paper senza accompagnare il suo nome con quello dell'istituzione da cui proviene.

È possibile dedurre che nessun nuovo membro di queste istituzioni verrà più accettato come ricercatore all'interno dei progetti del Cern. Il problema permane, però, per chi già collabora stabilmente: verrà epurato? La risposta non può essere data con certezza.

Cern, 70 articoli scientifici di istituzioni russe e bielorusse bloccati da marzo 2022

La battaglia del Cern contro le due nazioni è iniziata l'8 marzo 2022 con due importanti provvedimenti contro la Russia: le è stato rimosso lo status di Paese Osservatore ed è stato annunciato che non verranno rinnovati gli accordi di collaborazione internazionale che scadranno nel 2024.

Nei mesi precedenti il laboratorio di Ginevra aveva assicurato che chi ha lo "user status" non avrebbe subito alcun tipo di conseguenza fino al 2024, anno di scadenza dei vincoli col Cern. Sembra però chiaro che anche loro avranno delle difficoltà per i prossimi mesi, a meno che il Cern non cambi le regole e decida di farli firmare senza istituzione al seguito. 

Per la Russia e la Bielorussia sarebbe una grave forma di boicottaggio: le istituzioni perdono di credibilità e di risonanza se i loro nomi compaiono solo in poche pubblicazioni riconosciute internazionalmente. Sembra riproporsi uno scenario da Guerra Fredda: isolamento internazionale per la Russia e interdizione al dialogo fra gli scienziati delle due fazioni.

La presunta decisione del Cern serve per sbloccare i 70 articoli scientifici rimasti nel limbo da marzo ad oggi.

Ha evidentemente prevalso la linea più dura, quella punitiva nei confronti di Russia e Bielorussia. Non è ancora stato precisato se, in via del tutto eccezionale perché ormai hanno già partecipato ai progetti, i ricercatori delle istituzioni bandite potranno firmare solo con il loro nome oppure se saranno costretti a ritirarsi. Una simile azione potrebbe comportare gravi danni alla carriera di molti fisici.