Covid, Cina: "Inaccettabili test sui viaggiatori provenienti da Pechino". E minaccia "contromisure"

Il Ministero degli Esteri cinese minaccia contromisure contro i dodici Paesi (tra cui l’Italia) che impongono tamponi obbligatori negli aeroporti. La Germania nicchia, ma i medici tedeschi: "Giusto farli, l’Unione europea si muova"

La Cina non ci sta. Per Pechino sono "inaccettabili" i test Covid che hanno compiuto finora i 12 Paesi che vogliono proteggersi dai casi provenienti dal gigante asiatico. Sono definite "pratiche eccessive". "Ci opponiamo fermamente alla pratica di manipolare le misure di prevenzione e controllo della pandemia per raggiungere obiettivi politici". sottolinea la portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning, e aggiunge anche che la Cina potrebbe "prendere contromisure, sulla base del principio di reciprocità". Questo nonostante lo scoppio di casi nel Paese che ha di fatto decretato il fallimento della politica "zero Covid", con l'allentamento delle restrizioni e la fine della conta del numero di casi giornalieri.

Covid, la Cina annuncia "contromisure" per i test Covid applicati dai Paesi

L'Italia è stata la prima a prendere le prime e vere contromisure, partite da Malpensa e poi seguite a ruota da un'ordinanza del ministro Schillaci che addirittura prevede un uso delle "mascherine al chiuso" e dello "smart working" se la situazione dovesse peggiorare. Pechino insiste: "Alcuni Paesi hanno messo in atto restrizioni all’ingresso rivolte esclusivamente ai viaggiatori cinesi. Questo provvedimento non ha basi scientifiche", ma sono già 12 i Paesi che hanno adottato le misure di cautela per i viaggiatori provenienti da Pechino. L'ultima in ordine di tempo l'Australia.

Gli Usa cominceranno il 5 gennaio mentre Francia e Gran Bretagna hanno già seguito l'esempio dell'Italia. La Cina si dice pronta a rafforzare la comunicazione con la comunità internazionale. A sostegno di ciò domani andrà in scena un vertice Ue in cui probabilmente si definiranno le linee guida da seguire e su una possibile stretta alle frontiere. Il portavoce cinese ha ribadito: "Ci opponiamo fermamente alla pratica di manipolare le misure di prevenzione e controllo della pandemia per raggiungere obiettivi politici".

Test Covid, la Germania per ora dice no
 

"C'è chi dice no", ed è la Germania. Berlino per il momento si oppone ai test Covid negativi per entrare nel Paese nonostante anche i medici tedeschi lo chiedano a gran voce. Lo ha reso noto Johannes Niessen, presidente dell’Associazione federale dei medici del servizio sanitario pubblico tedesco, che cerca di allargare la platea per la protezione. "Ora abbiamo bisogno di un concetto di protezione uniforme a livello europeo, ogni viaggiatore proveniente dalla Cina dovrebbe essere testato con un tampone rapido quando entra nell’Ue".