Attacco hacker al sito del Parlamento Europeo. Rivendicato dal collettivo russo Killnet
Nel giorno della risoluzione contro la Russia. Metsola (Presidente dell'Eurocamera): "La mia risposta è gloria agli ucraina"
Un attacco hacker al sito del Parlamento Europeo avvenuto nel giorno in cui Bruxelles ha votato la risoluzione su "Russia Stato terrorista". Una mossa che portato subito a pensare a Mosca ed il collettivo russo Killnet ha difatti rivendicato l'attacco. Un problema durato pochi minuti ma che ha creato qualche disagio. Dall'Ue hanno fatto sapere come "la disponibilità del sito web dell'Eurocamera è attualmente compromessa dall'esterno a causa di un elevato traffico di rete esterno. Questo traffico è legato a un attacco Ddos (Distributed Denial of Service). I team del Parlamento stanno lavorando per risolvere il problema il più rapidamente possibile".
Attacco hacker al sito del Parlamento europeo. Killnet lo rivendica
Un attacco subito rivendicato dal collettivo pro-Russia Killnet che già in passato ha attaccato o ha minacciato di voler attaccare diverse istituzioni governative. "Killnet, il gruppo pro-russo di hacking, afferma di aver lanciato un attacco DDoS contro il sito ufficiale (@Europarl_EN) del Parlamento europeo. Il sito web è attualmente irraggiungibile dagli Stati Uniti": lo scrive su Twitter il profilo di BetterCyber, azienda che si occupa di sicurezza informatica".
Quest'oggi il parlamento Ue ha accolto con grande maggioranza una risoluzione sulla Russia, definito "Stato terrorista", in riferimento al conflitto ucraino. Una mossa che ha scatenato la reazione di Mosca tramite il portavoce Maria Zakharova che ha dichiarato: "Propongo di riconoscere il Parlamento europeo come sponsor dell’idiozia". Lo scorso 21 novembre era stata l’Assemblea parlamentare della Nato, riunitasi a Madrid per la sua 68esima sessione annuale, ad approvare una risoluzione nella quale si dice che “la Russia con il suo regime attuale è uno stato terrorista".
Attacco hacker, dall'Ue la "risposta" "Slava Ukraini"
Roberta Metsola, presidente dell'Eurocamera ha risposto all'atto con un tweet: "Il Parlamento europeo è sotto un sofisticato attacco informatico. Un gruppo filo-Cremlino ne ha rivendicato la responsabilità. I nostri esperti informatici stanno reagendo e proteggendo i nostri sistemi. Questo, dopo che abbiamo proclamato la Russia come Stato sponsor del terrorismo. La mia risposta: SlavaUcraini (gloria all'Ucraina, ndr)".
Di Ivan Vito