Price cap, premier ungherese Orbán avverte Ue: “Embargo totale sul gas è suicidio economico”

Il premier ungherese, da sempre contrario al fantomatico tetto del gas: “La proposta della Commissione sul price cap equivale a un embargo totale sul gas”

Un suicidio economico. Il presidente dell’Ungheria, Viktor Orbán, non ha dubbi sull’inefficacia del price cap, il fantomatico tetto al prezzo del gas di cui l’Ue discute ormai da settimane. “La proposta della Commissione europea sul tetto al prezzo del gas equivale a un embargo totale sul metano”, ha detto il premier ungherese, da sempre contrario al price cap, al vertice energetico dell’Ue in corso di svolgimento a Bruxelles. “Il suicidio economico non aiuterà l’Ucraina. Mi aspetto un grande dibattito al Consiglio europeo”.

Price cap, premier ungherese Orbán avverte Ue: “Embargo totale sul gas è suicidio economico”

Pochi giorni fa, il 10 ottobre, l’Ungheria, che alla fine di agosto aveva già firmato un contratto con Gazprom per un aumento di 5,8 milioni di metri cubi di gas russo al giorno, ha siglato un nuovo accordo con la Serbia per costruire un oleodotto in grado di importare il petrolio da Mosca. Alla fine di settembre Orbán aveva annunciato l’istituzione di un referendum sulle sanzioni alla Russia. “Le sanzioni sono state introdotte in maniera non democratica, perché sono state decise dai burocrati di Bruxelles, ma a pagarne il prezzo sono gli europei”, aveva spiegato. Il presidente ungherese si è sempre schierato contro i veti imposti a Mosca dall’Unione europea. E non ha fatto troppo caso alla retorica anti-democratica utilizzata da Ursula von der Leyen nei suoi confronti e alle minacce economiche di Bruxelles, che ha proposto un taglio dei fondi per 7,5 miliardi di euro a Budapest.

Price cap, premier ungherese Orbán avverte Ue: “Embargo totale sul gas è suicidio economico”

“L’Ungheria non può sostenere l’ottavo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia se esso conterrà sanzioni energetiche”, ha ribadito Gergely Gulyas, capo di gabinetto del premier ungherese. “Finora l’Ungheria ha fatto molto per mantenere l’unità europea, ma se il pacchetto contiene sanzioni nel campo dell’energia, allora non possiamo sostenerlo”. L’Ungheria è contraria quasi a tutto il pacchetto dell’Ue. Orbán ha criticato gli acquisti comuni (“ricordano il modello Covid, più lento e più costoso”, ma anche il tetto ai prezzi perché è convinto che la Russia lo lascerà senza forniture. Inoltre resta convinto che le politiche delle sanzioni siano fallimentari.