Iran, sedicenne morta dopo l'arresto da parte dalla polizia: si era rifiutata di cantare l'inno del regime

Continua l'atroce guerra alle studentesse, in risposta alle proteste contro l'hijab. Asra Pahani, sedici anni, è morta in ospedale in seguito alle ferite inflitte dalla polizia

Una nuova vittima tra le giovani studentesse protagoniste delle proteste seguite alla morte di Mahsa Amini: stavolta si tratta di una giovanissima, Asra Pahani, sedicenne; durante una retata della polizia nel suo liceo, si era rifiutata di cantare un inno di elogio all'ayatollah. La risposta brutale della polizia non si è fatta attendere: percosse e pestaggi, a causa delle quali molte studentesse sono state trasferite in ospedale. Proprio qui la studentessa sarebbe morta. Secondo lo zio, sarebbe invece perita a causa di un "problema congenito al cuore".

La studentessa iraniana morta dopo l'arresto, lo zio: "Aveva un problema al cuore"

La repressione del regime degli ayatollah si è fatta durissima in seguito alla morte di Mahsa Amini, ventiduenne arrestata e uccisa dalla "polizia morale" (ufficialmente, polizia religiosa iraniana) perché portava il velo nel modo sbagliato, lasciando scoperta qualche ciocca. Morte ingiusta che ha dato luogo a una serie di accese proteste, che per la prima volta hanno visto le giovani donne nel ruolo di protagoniste. Numerose studentesse hanno postato video in cui andavano a scuola senza hijab o cantavano canzoni satiriche contro l'ayatollah o il regime. Nello stesso contesto si inserisce la sfida al regime di Elnaz Rekabi, arrampicatrice agonistica esibitasi senza velo e sparita nel nulla per diversi giorni.

In risposta all'ondata di proteste, sono avvenute una serie di retate della polizia nelle scuole e nei licei. Lo scopo? Intimidire le ragazze attraverso la prepotenza. In questo caso, sono state costrette a cantare inni propagandistici a favore dell'ayatollah Ali Khamenei, sulla minaccia di percosse e violenza. Alcune, tra cui Asra, si sono rifiutate, subendo dunque un pestaggio. In seguito, alcune sono state arrestate.

La scuola, situata nella regione di Ardabil, ha infine avuto il permesso di chiamare i soccorsi. Alcune ragazze sono state ricoverate, e purtroppo una non ce l'ha fatta: Asra. Tuttavia è emersa un'altra versione: quella di un video in cui un uomo, che si definisce lo zio di Asra, sostiene che la ragazza avesse problemi congeniti al cuore. Una ulteriore coincidenza con la storia di Mahsa Amini, la cui morte era già stata giustificata dalla polizia come causata da problemi pregressi. L'ipotesi di un falso o di una ulteriore intimidazione sembra plausibile.