La provetta di Colin Powell: non dimentichiamo
Sì, il meccanismo è sempre quello...
Vi sono scene che non debbono e non possono essere obliate. Scene che svelano l'essenza del nostro tempo e che sempre andrebbero ricordate perché permettono di comprendere al meglio eventi altrimenti inspiegabili. Anche perché, come sapeva Gramsci, la storia insegna ma non ha scolari. Ed è per questo che siamo condannati a riviverla, con tutte le sue tragedie e i suoi orrori. A questo riguardo, memorabile è la scena di Colin Powell che agita la provetta al fine di dimostrare la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq e di giustificare dunque l'interventismo missilistico umanitario made in USA. Quella provetta, lo sappiamo, era un clamoroso falso: reali furono però le sue conseguenze esiziali, dacché la civiltà del dollaro effettivamente invase militarmente l'Iraq, contrabbandando come intervento umanitario il proprio preordinato attacco imperialistico. Quella scena memorabile resta il paradigma fondamentale per comprendere il modus operandi dell'imperialismo USA: che sempre prova a far passare per generoso intervento umanitario il proprio disumano imperialismo diretto contro tutti i governi disallineati rispetto al Washington consensus.
Eppure le masse tecnonarcotizzate e teledipendenti continuano a credere alla lieta narrazione statunitense, scambiando i nemici per amici e gli amici per nemici. Perché quel paradigma, a onor del vero, non ha smesso di ripresentarsi ed è anzi il fondamento stesso del modus operandi della civiltà dell'hamburger nelle relazioni internazionali. La narrazione è sempre la stessa, au fond: ci sono loro, gli Usa, buoni e amanti della libertà, generosamente pronti a esportare libertà, diritti e democrazia. E poi ci sono loro, gli altri, i disallineati, che con armi di distruzione di massa e baffuti dittatori hitleriani, che mettono a repentaglio libertà e giustizia nel mondo. Una narrazione demenziale e fumettistica, che tuttavia viene presa per buona e che viene utilizzata per giustificare l'ingiustificabile, l'imperialismo etico e i bombardamenti umanitari made in USA.
di Diego Fusaro