Zelensky si infila al Forum Ambrosetti di Cernobbio e la spara: "Nessuna crisi energetica, vi daremo noi l'elettricità"
Zelensky, dopo essersi imbucato alla festa del Cinema di Venezia, ha proposto, a Cernobbio, di offrirci l'8% di elettricità "al posto della Russia". Peccato che dal Cremlino ricevevamo il 38%, manca ancora un 30%
Volodymyr Zelensky, Presidente dell'Ucraina, ha tenuto a fare un intervento - un'altra delle sue sparate - lasciando un videomessaggio al "Forum The European House - Ambrosetti" ci Cernobbio. Le sue dichiarazioni sono state le seguenti: "Siamo pronti ad aumentare l'export di elettricità verso l'Europa". Il presidente ucraino sarebbe infatti disposto a fornici l'8% del nostro fabbisogno di elettricità. Peccato solo per un particolare: la Russia ce ne dava il 38%. Manca dunque all'appello ancora un 30% che non si sa come o dove o se reperiremo.
Successivamente all'intervento, Zelensky ha ringraziato l'Italia e il Governo Draghi per il supporto che fino ad adesso è stato dato al suo Paese. Nel frattempo dall'altro fronte, la rivale Russia ha richiesto una riunione Consiglio Organizzazione delle Nazioni Unite sulla città ucraina Zaporizhzhia.
Una parte di lavoratori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, continueranno a valutare la situazione e lavorare fino al 4 o 5 settembre, nonostante le continue ostilità e difficoltà che attualmente si stanno affrontando. Il problema maggiore restano i bombardamenti russi, soprattutto ai danni della città Energodar, dove è presente una centrale nucleare.
Guerra tra Russia e Ucraina: i danni presso le centrali nucleari
La guerra tra Russia e Ucraina giunge al 191esimo giorno. I danni economici e umanitari persistono presso i rispettivi Paesi, ma anche in tutto il mondo. A causa dei continui attacchi russi, il reattore 5 della centrale nucleare di Energodar si spegne post bombe russe.
Una situazione drammatica - che come abbiamo detto spesso - ci spinge a dover correre ai ripari se non vogliamo affrontare una distruzione economica. Ad aggiungersi ai problemi, c'è l'intervento di Mosca, che minaccia di sospendere la fornitura del petrolio nei confronti di quei Paesi ostili, che sono favorevoli all'imposizione del tetto massimo al costo del gas.
Questa dichiarazione potrebbe preoccupare anche l'Italia, dato che recentemente Carlo Bonomi, Presidente della Confederazione generale dell'industria italiana, ha optato per imporre un tetto massimo al prezzo del gas.