Grano ucraino: Putin vuole fare saltare il tavolo. "O tolgono le sanzioni oppure il patto fallirà"

Brutte notizie per l'Ucraina e i paesi affetti dalla crisi del grano: i portavoce del Cremlino hanno messo in chiaro che se le sanzioni sui prodotti russi non saranno rimosse, l'accordo meticolosamente preparato dalla Turchia di Erdogan potrebbe ancora saltare.

Nonostante Erdogan avesse sbandierato il successo diplomatico dell'accordo sul grano, sembra evidente che questo posi su basi molti più fragili di quanto il presidente turco sperasse. Andrey Rudenko, vice al ministero degli esteri russo, ha infatti risposto in maniera piuttosto evasiva alla domanda dei giornalisti se l'accordo sul grano avrebbe potuto essere infranto: "nulla è da escludere". Il diplomatico afferma che l'ONU deve rispettare da parte sua la condizione di revocare parzialmente le sanzioni su grano e fertilizzanti russi.

Mosca minaccia: "Via le sanzioni o l'accordo sul grano salta"

A dire il vero, l'affermazione del viceministro è un semplice ribadire di ciò che Putin pretende da settimane. Ciò che è significativo è piuttosto il fatto che l'affermazione venga ribadita proprio oggi, giorno in cui, secondo i portavoce ucraini, doveva riprendere l'export di grano. Un messaggio che si somma al bombardamento missilistico sul porto di Odessa, in cui è stipato molto grano, interpretato dagli ucraini come una pesante violazione dell'accordo e uno "schiaffo alla Turchia", che tanto si è adoperata per una risoluzione della crisi, pensato forse dai russi come un modo di ricordare agli ucraini la loro vulnerabilità.

Ancora una volta lo zar usa il problema del grano come strumento di pressione diplomatica, contro le sanzioni che, nonostante l'assenza di effetti immediati, cominciano a logorare l'economia russa. Rudenko afferma che il risultato "Non dipende solo da noi, ma anche da altre circostanze": implicando che l'implementazione dell'accordo dipenderà soprattutto dal comportamento dei paesi NATO che applicano le sanzioni.

L'accordo include veramente una clausola sulle sanzioni russe? Secondo Rudenko sì; da quel che è stato fatto trapelare al pubblico, l'accordo includerebbe solo rotte sicure e l'impegno turco a ispezionare le navi affinché sia certo che non trasportino armi. Il minaccioso "tutto è possibile" mette tuttavia sulle navi ucraine la pesante spada di Damocle di una vendetta russa.