Putin, Sanzioni contro la Russia più lente dopo riapertura gas e i corridoi del grano

Putin aveva ragione: "L'Europa non potrebbe resistere più di sei mesi", a vincere la guerra economica è stata Mosca: le sanzioni sono state alleggerite dopo la riapertura del gas e corridoi del grano

Putin aveva detto che l'occidente non avrebbe resistito a lungo con le sanzioni ed infatti, nel giro di una settimana queste sono state allentate dopo che la Gazprom ha nuovamente iniettato gas all'interno delle arterie del North Stream 1. In una settimana e anche caduto il padre delle sanzioni dell'Occidente contro la Russia, Mario Draghi sconfitto dopo che al Senato non è stato raggiunto il numero legale per rendere valida la fiducia.
 
Sanzioni: l'amministratore delegato Naftogaz "Germania e usa temono recessione"
 
L'amministratore delegato della multinazionale Ucraina Naftogaz, Yury Vitrenko aveva infatti detto appena 10 giorni fa che la Germania e gli Stati Uniti d'America hanno dimostrato di non saper rinunciare alla propria economia in favore di questa guerra poiché hanno deciso di cedere sulle sanzioni. In particolare accedere è stata la Germania che, di fronte ad una manutenzione del gasdotto già annunciata in precedenza e che sarebbe durata almeno 10 giorni, dal 10 al 21 luglio, giorno in cui l'azienda russa del gas ha mantenuto le promesse e riaperto i rubinetti. L'arresto del gas all'interno dell'arteria del Nord stream è stata però presentata dei paesi occidentali come uno "strangolamento lento": prima la riduzione del 50% il 15 giugno, la motivazione in quel caso era il deterioramento delle tubature. Poi la turbina mandata in manutenzione in Canada che non arrivava più e che poi è stata inviata agli inizi di luglio dopo una lunga trattativa tra Siemens e il governo Trudeaut.
 
Sanzioni, Vitrenko: "Putin sa che il ricatto funziona"
 
 
A Kiev non sono contenti e infatti Yury Vitrenko ammette che "Putin sa che ricattare funziona. E quindi aspettiamoci altri ricatti".
 
La riapertura dei porti ucraini ha generato un contestuale alleggerimento di alcune sanzioni finanziarie, e così "la Russia potrà vendere il grano in tutto il mondo e anche i fertilizzanti in modo più semplice", aggiunge l'amministratore delegato della Naftogaz. A restare fuori da tutto questo gioco è sicuramente l'occidente visto che Mosca sta già lavorando a un sistema di pagamenti integrato con la Cina e l'India oltre che un'agenzia di rating tutta asiatica.
 
Il flusso di petrolio dopo dieci giorni è ripreso a livelli più elevati anche da parte di Rosneft, che però ha intensificato la vendita di petrolio ai paesi terzi che dovrebbero poi venderla all'Europa probabilmente facendo pure un bel po' di arbitraggio, cioè comprandola ad un prezzo dalla Russia rivendendola a prezzo maggiorato a noi. Nonostante ciò la benzina sia tornata sotto i due euro al litro e questo è sicuramente un passo avanti ed è un segnale di un qualche progresso in termini di conflitto internazionale e sicuramente l'allentamento delle sanzioni c'entra non poco.