Ucraina, a Kharkiv colpito reattore nucleare: "Grave pericolo radiazioni"
L'istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv annuncia che i missili oggi hanno colpito un reattore nucleare della seconda città più popolosa dell'Ucraina e il pericolo da contaminazione di radiazioni è attivo
Il reattore nucleare di Kharkiv è stato colpito a causa di un bombardamento. L'ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina attribuisce il bombardamento a missili russi.
Oltre ad aver danneggiato un reattore nucleare subcritico perché "fonte di neutroni", l'ispettorato dichiara che è stato colpito anche l'Istituto di fisica e tecnologia che ospita il reattore.
Ucraina, a Kharkiv colpito reattore nucleare: "E' in atto la contaminazione della città"
La situazione a Kharkiv è critica perché i continui bombardamenti potrebbero portare ad una contaminazione radioattiva delle aree circostanti. Attualmente Kharkiv non è più una città sicura.
L'evento si somma ad altri eventi bellici avvenuti questa notte, dopo l'abbandono di Severodonesck che da parte dei soldati ucraini nella giornata di ieri, dove la città è totalmente controllata dai russi benché siano sopravvissuti soltanto il 10% dei palazzi mentre il restante 90% è andato distrutto, anche la città di Kiev è stata investita dalla furia di Mosca che, durante la notte, ha colpito la capitale con 14 missili a Iskander.
La strategia russa adesso è distruggere la rete e l'organizzazione Ucraina che si è ricostruita dopo l'abbandono da parte delle truppe guidate dal Cremlino nelle zone a Ovest è al centro e nordest dell'Ucraina infatti, dopo i primi 50 giorni di guerra la Russia si ritirò e tornò a combattere nel Donbass per rafforzare i territori che aveva già conquistato. Da lì sono stato incrementate gli attacchi in alcuni villaggi lontani dai centri urbani come Irpin, oppure le feroci battaglie che hanno provocato il massacro di Bucha. Severdonesk segue a Mariupol in termini di perdite che dimostrano come la parte russa e le truppe ce ne siano state in grado di mantenere le posizioni e rafforzarle, contrariamente a tutti quei video in cui alcuni soldati russi accusavano il Cremlino di averli mandati allo sbando senza cibo e a patire il freddo.
di Maria Melania Barone